Il provvedimento siglato dai sei Comuni della penisola sorrentina
Sorrento - Si è svolta oggi, presso il Palazzo Municipale di Sorrento, la sottoscrizione della convenzione tra le sei amministrazioni comunali della penisola sorrentina per il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace in gestione associata tra Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense. Presenti i sindaci di Sorrento, Massimo Coppola, di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, di Sant'Agnello, Antonino Coppola, di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello e di Vico Equense, Giuseppe Aiello, l'assessore Biancamaria Balzano, in rappresentanza del Comune di Meta, il presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Francesco Abete, ed il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Torre Annunziata, Pasquale Damiano. "Attraverso un lungo e laborioso percorso di carattere organizzativo, gestionale e finanziario, siamo riusciti, tutti insieme, nell'intento di mantenere questo importante presidio di legalità - ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola - Si tratta di un obiettivo importante che tutela le esigenze dei cittadini, degli operatori della giustizia e di tutta l'utenza del nostro territorio. In virtù delle ampliate competenze chem a partire da ottobre del 2025, attendono la figura del giudice di pace, la soppressione sarebbe equivalsa ad una sciagura sotto tanti punti di vista: sul fronte della mobilità, della logistica e dell'ottimizzazione del servizio". Secondo la normativa, gli Uffici del Giudici di pace periferici possono infatti restare aperti solo nel caso che, gli enti locali interessati, si facciano integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio di giustizia della sede, incluso il fabbisogno di personale amministrativo. Per il prossimo triennio, lo schema di convenzione prevede infatti una ripartizione delle spese nella misura del 40 per cento a carico del Comune di Sorrento, e del 12 per cento per gli altri Comuni costieri. "Mi auguro che quello della penisola sorrentina possa fungere da esempio virtuoso per altri enti locali ed altri territori - è intervenuto il presidente del Tribunale di Torre Annunziata. Francesco Abete - Ogni giorno ci confrontiamo con carenze di personale e con mille difficoltà che potrebbero essere arginate grazie alla presenze degli uffici del giudice di pace. Un plauso per questa iniziativa: uno sforzo encomiabile che deve essere da modello".
Per il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Torre Annunziata, Pasquale Damiano: “La maturità e la lungimiranza dimostrate dalle amministrazioni comunali della costiera sorrentina, sono un atto decisamente in controtendenza rispetto ad altri territori italiani, dove il trend è di sguarnire intere fasce di popolazione e di addetti ai lavori del Giudice di Pace, preferendone la soppressione e la dislocazione in forza di legge nella sede centrale del foro di competenza territoriale. Nella fattispecie, l’utenza della penisola sorrentina e tutti gli operatori avrebbero dovuto recarsi con cadenza quotidiana a Torre Annunziata. Un danno per loro ma anche un fardello insostenibile per i cittadini dell'area”.
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