Il rapporto «Mare Monstrum» di Legambiente: in aumento datterari e «cafonauti»
di Fabrizio Geremicca - Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - Sette giorni fa, lo si ricorderà, sono stati sequestrati sulla costa di Castel Volturno 43 manufatti, realizzati abusivamente nel corso di vari anni e riconducibili, secondo le risultanze delle indagini degli inquirenti, al clan camorristico Belforte, che era molto radicato nella provincia di Caserta. Un esempio macroscopico di assalto alla costa consumatosi per diverso tempo praticamente alla luce del sole e finanziato da capitali malavitosi. Oggi forse uno scempio di tali proporzioni sarebbe stato difficile da realizzare impunemente, ma il cemento illegale continua a minacciare il litorale e le coste campane. Lo testimonia il rapporto Mare Monstrum 2024 che Legambiente ha presentato ieri, alla vigilia del quattordicesimo anniversario dell'uccisione a Pollica del sindaco Angelo Vassallo, per la quale non sono stati ancora identificati né i responsabili né gli eventuali mandanti. In Campania nel 2023 sono stati 3.095 i reati accertati dalle forze dell'ordine e dalle Capitanerie di porto lungo le coste e sono stati 3.622 gli illeciti amministrativi, alla media impressionante di 14,3 illeciti per chilometro di costa. «Cresce l'efficacia dell'azione repressiva - rileva Legambiente - come dimostra il numero di persone denunciate e arrestate (3341, +7% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 914, in aumento del 12 % sul 2022». Il ciclo illegale del cemento (dall'abusivismo edilizio alle occupazioni illecite del demanio marittimo fino alle cave fuorilegge) vede la Campania in testa alla classifica delle regioni con 1.531 reati accertati, quasi il 15% sul totale nazionale, +21,4% rispetto al 2022.
Le denunce per reati connessi al ciclo illegale del cemento sono state 1.710 (+18,6%). Trecentotrentadue i sequestri penali (+18%) e 4.302 le sanzioni amministrative, per un valore che superano i 3 milioni di euro. «Davanti a tanti illeciti legati al cemento che colpiscono le nostre coste e i nostri mari - commenta Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente - ribadiamo l'esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle ARPA. Bisogna che si potenzi l'attività di demolizione degli immobili abusivi e che non si prevedano altri condoni». La Campania, secondo i dati contenuti nel dossier, nel 2023 è stata anche al centro dell'assalto dei "cafonauti", quelli che vanno per mare senza rispettare regole ed ambiente, che sfrecciano a poca distanza ed a folle velocità dalla costa, che ancorano dove non potrebbero. Se ne sono visti tanti anche nell'estate che volge ora al termine. Sono quelli che vanno per mare in stato di alterazione da alcool o droghe, che sulle imbarcazioni portano casse musicali che sparano decibel a tutto volume, che violano le aree a tutela integrale delle riserve marine. Nel 2023, informa Legambiente, «la Campania si è piazzata al secondo posto, dopo la Sicilia, per reati commessi in violazione del codice della navigazione. Sono stati accertati 281 illeciti(+ 319,4% rispetto all'anno precedente) e sono state denunciate 273 persone». Mare Monstrum si sofferma anche sulla pesca illegale. In Campania c'è ormai da diversi anni la piaga dei datterari, particolarmente attivi a Capri ed in penisola sorrentina. Alcuni di essi sono incappati in importanti attività investigative di varie Procure della Repubblica, da Napoli a Torre Annunziata, ma il fenomeno non è stato ancora definitivamente debellato e i danni arrecati ai fondali perdureranno in ogni caso a lungo. Nel 2023 in Campania sono state sequestrate oltre 258 tonnellate di prodotti ittici, più del 60% delle quali era costituita da datteri e crostacei.
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