n occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che ricorre il 21 settembre, l’opera di Giuseppe Alessio Nuzzo “Quel posto nel tempo” con Leo Gullotta andrà in onda alle ore 21 su Cinema Excelsior, il canale FAST di Nexo Digital dedicato alla programmazione di grandi titoli e film premiati per gli amati del cinema. Il canale è disponibile sui tv Samsung (canale 4965) e LG (canale 109) e in streaming su RakutenTv, PlutoTv e WedonTv. La pellicola racconta una malattia attraverso la poesia del tempo che passa, dei ricordi che si cancellano e quelli che riemergono, incoerenti e irrazionali. L’Alzheimer. La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell'immaginazione del protagonista. Una visione della patologia assolutamente inusuale, poiché pensata sia sulla base cinematografica che scientifica, grazie al supporto del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova. Un film che diventa un'esperienza, è la malattia a rivelarsi nel corso della narrazione. La storia deriva dallo sviluppo-studio del cortometraggio “Lettere a mia figlia”, vincitore della menzione speciale ai Nastri d'Argento, primo premio al Giffoni Film Festival e di oltre 140 riconoscimenti in tutto il mondo.
Leo Gullotta è affiancato da Giovanna Rei, Beatrice Arnera, Erasmo Gensini, Tina Femiano, con la partecipazione di Gigi Savoia e con l’attore americano Tomas Arana è scritto dallo stesso Nuzzo con Eitan Pitigliani. Prodotto da Eduardo e Giuseppe Angeloni per An.tra.cine., in associazione con Ferone Pietro & C., con il supporto della Regione Campania e Film Commission Regione Campania, e distribuito da Nexo Digital. Il film è stato presentato in concorso al Filming Italy Los Angeles e in Giappone nella rassegna Fare Cinema 2024 dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, in collaborazione con il Dipartimento di Italiano della Facoltà di Lettere dell’Università di Kyoto.
SINOSSI
Mario (Leo Gullotta), direttore d’orchestra in pensione, trascorre i suoi giorni in un resort di lusso nel sud dell’Inghilterra. Soffre da tempo di Alzheimer e viene spesso assalito da ricordi improvvisi che poi, puntualmente, dimentica. Vive con la paura che la malattia possa cancellare il suo passato, fatto di fama e successi. Ma soprattutto dell’amore di sua moglie Amelia (Giovanna Rei), morta anni prima, e di sua figlia Michela (Beatrice Arnera) che spera un giorno di ritrovare in un posto lontano dal tempo... La realtà si confonde tra flashback e visioni immaginarie, fino a portare lo spettatore a vivere in prima persona, attraverso gli occhi del protagonista, il terrore della malattia.
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