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sabato 12 ottobre 2024

Casillo scrive a Schlein "Nessun diktat da Roma sul terzo mandato"

Il capogruppo dem tenta una mediazione tra i vertici e il presidente De Luca 

di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli

Spinte contrarie. Preme Vincenzo De Luca per ricandidarsi in Regione «chi ci sta, ci sta», copyright del governatore. Si oppone il Pd targato Elly Schlein, che non vuol sentire parlare di terzo mandato. In mezzo rischiano di finire schiacciati i consiglieri regionali democratrci chiamati al dilemma politico: stare col partito o con De Luca. Scelta dilaniante. Al punto che il capogruppo in Regione Mario Casillo ha scritto alla segretaria per chiederle un incontro. Azionista di maggioranza del Pd campano con 40 mila voti, bonacciniano, quindi avversario di Schlein e alleato di De Luca, Casillo ora sa di stare tra due fuochi. E lancia un sos al Nazareno. Tradotto: troviamo insieme un percorso, niente diktat da Roma. « Ricevere una indicazione precisa e perentoria dai vertici del Pd sul sostegno o meno di noi consiglieri al terzo mandato - scrive il capogruppo sarebbe contrario ai principi democratici e ai valori fondanti del Pd». È un assist a De Luca? O la ricerca di una via d'uscita per i consiglieri dem pressati dal governatore? « Il rischio sarebbe quello di minare la natura partecipativa e pluralista del Pd - continua Casillo - sostituendola con una logica di centralizzazione che mal si adatta alle dinamiche territoriali e alle esigenze delle nostre federazioni locali».

 

La definisce « una situazione preoccupante». È lo stesso Casillo che, appena una settimana fa, sull'eventuale norma in aula per il terzo mandato, rivelava: « Ho detto a De Luca: non ne voglio sapere niente, fai tutto tu. Non mi voglio impegolare in una vicenda giuridica complessa». Che è successo nel frattempo? « Avrà ricevuto pressioni da Santa Lucia - dice una fonte interna al gruppo Pd - La lettera proviene da lì. Che bisogno c'era? Tre settimana fa, noi consiglieri facemmo una riunione con il commissario Antonio Misiani che ci anticipò che i responsabili della segreteria Taruffi e Baruffi ci avrebbero coinvolto in una discussione sul terzo mandato». Intanto di Casillo si era registrata la mossa di partecipare alla convention sulla " alternativa al Sud", organizzata per il 18 e 19 ottobre da Sandro Ruotolo, eurodeputato dem e membro della segreteria di Schlein. Un avvicinamento del capogruppo a Schlein tale da far scattare l'allarme a via Santa Lucia. « La lettera - spiega un'altra fonte interna al gruppo Pd - pone una questione di metodo e non di merito sul terzo mandato. Volevamo noi per primi il confronto con il Nazareno, ma se c'è un esito già noto, prima ancora di parlarne, questo incide sulla unità del gruppo » . Eccolo il punto: l'unità. Su 8 consiglieri regionali dem, solo 2 sarebbero quelli ancora convinti dalla parte di De Luca: Franco Picarone e Gennaro Oliviero. E gli altri? Qualcuno indeciso, i più pronti a svincolarsi dallo Sceriffo di Salerno. Ma chi ha sostenuto per anni il presidente, non vuole apparire come un traditore. Non a caso, nella missiva, Casillo ricorda a Schlein che il partito è commissariato a Caserta e in regione: « Un impasse che non fa altro che indebolire il nostro tessuto politico e allontanare la base militante dal processo decisionale » . Il messaggio è diretto: «Al momento non sono ancora stati chiariti né i tempi né le modalità per lo svolgimento dei congressi - insiste il capogruppo dem Ritengo che sia cruciale ridare voce ai nostri iscritti e ristabilire la piena funzionalità democratica in una regione strategica come la Campania » . È uno dei cavalli di battaglia di De Luca: il partito sotto " sequestro" dove piazzare magari un suo segretario in vista delle Regionali. Ma se il congresso, invocato da Casillo, sancisse invece la resa dei conti dei consiglieri dem contro De Luca? Certificando alla fine che i rapporti di forza interni al partito sono cambiati. E il Re è più solo.

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