Vico Equense - La Cappella di Santa Lucia tra i luoghi aperti per le Giornate d’Autunno del FAI di sabato 12 e domenica 13 ottobre. Grazie ai volontari FAI della penisola sorrentina sarà possibile conoscere e approfondire le vicende storiche e artistiche della cappella, strettamente connesse a quelle della località di Massaquano. Il percorso di visita si concluderà con una passeggiata tra i vicoli del borgo, con particolare attenzione riservata ad un'area, dove in tempi antichi sorgeva il rione di Santa Caterina, di cui oggi rimane soltanto il ricordo. Fondata dal sacerdote Bartolomeo de Cioffo nel 1385, in accordo con il vescovo di Vico Equense, Ludovico da Napoli, la cappella fu edificata in segno di devozione alla Santa omonima, con funzione funeraria. L'edificio fu costruito secondo i moduli dell'architettura del gotico ed interamente affrescato, ma nel corso dei secoli esso ha subito interventi di ammodernamento che ne hanno modificato l'apparato decorativo originario. Un rifacimento dell'ultimo quarto del XIX secolo ha causato l'occultamento degli affreschi che decoravano le pareti della chiesa. Nascosto dunque da spessi strati di pittura, il ciclo di affreschi, dopo un oblio durato più di cento anni, è ritornato alla luce grazie ad un complesso intervento di restauro eseguito alla fine degli anni '90 dello scorso secolo. L'edificio, oggi conserva inalterata l'antica struttura gotica, caratterizzata da un unico ambiente a pianta quadrata, coperto da una volta a crociera, preceduto da un atrio. A coprire le pareti vi è uno splendido ciclo pittorico, eseguito da diverse maestranze attive tra Napoli e la Costiera amalfitana nella seconda metà del Trecento. Sulla parete di fondo, dietro l'altare, sono raffigurate l'Assunzione della Vergine in alto, seguita dagli episodi della Morte e Incoronazione di Maria (Dormitio e Coronatio). La scena della Dormitio, nella sezione in basso, presenta una vicenda tratta dai Vangeli apocrifi e diffusa dalla tradizione bizantina: l'Arcangelo Michele con la spada taglia le mani all'ebreo Jefonia, colpevole di aver tentato di rovesciare il catafalco con Maria defunta. Infine, in primo piano a chiudere la scena troviamo le Sante Caterina d'Alessandria e Lucia, rappresentate a grandezza naturale. Le pareti laterali ospitano le Storie di Santa Lucia a sinistra e le Storie della vita di Cristo a destra, sopravvissute in stato frammentario.
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