Vico Equense - Vivere il Faito anche in autunno. La montagna ha quel fascino inconfondibile: le foglie cambiano colore e l’aria si fa più frizzante. E poi, il profumo del caffè, il calore del camino acceso e quattro chiacchiere con Giacomo Vanacore (foto) a Terrazza Belvedere Monte Faito che mi parla di funghi e tartufi. Nei boschi della montagna che domina la penisola sorrentina, infatti, non è raro trovare esemplari di tartufi che nulla hanno da invidiare a quelli reperibili nelle aree di più tradizionalmente note per il prezioso tubero. Stando a quanto riferiscono i cercatori, sul gigante verde, questa varietà di tartufo nero ha trovato un perfetto habitat, con il vantaggio di essere reperibile, dall’inizio dell’autunno fino all’inverno inoltrato. Molti lo ignorano, ma il tartufo, sebbene sia un prodotto di nicchia comunque pregiato, da sempre è presente sul Faito ed è oggetto di ricerca da parte degli estimatori. Il tubero raccolto alle pendici del Faito, si presenta con corteccia sempre ruvida, polpa color nocciola con sottili venature chiare ramificate. Oltre a raggiungere dimensioni di tutto rispetto, con esemplari che superano i cento grammi, è considerato una efficace sentinella dell’ambiente, visto che non cresce nei terreni inquinati. #vicoequense
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.