La convulsa mattinata della segretaria che chiama il presidente della giunta e i consiglieri dem. Blitz del governatore alla riunione in Regione. Pd campano, commissario prorogato di 4 mesi
di Simona Brandolini - Il Corriere del Mezzogiorno
Una telefonata (con De Luca) poi una riunione con i consiglieri regionali dem. Infine la proroga del commissariamento del Pd campano. La strategia di Elly Schlein in tre mosse. Tra la sconfitta in Liguria e la tornata in Umbria e Emilia Romagna, la leader dem ci infila un nodo assai difficile da sciogliere. Anche a causa di un'accelerazione improvvisa: Vincenzo De Luca, infatti, lancia in resta nonostante il Pd, ha fatto calendarizzare per il 5 novembre la norma-cavillo grazie alla quale potrà presentarsi per la terza volta alla guida della Regione Campania. In pratica con la proposta, in discussione in commissione Affari istituzionali, si recepirà la legge nazionale sul limite dei due mandati azzerando il De Luca 1 e di fatto aprendo a un De Luca ter. Una giornata campale quella della segretaria nazionale del Pd nel tentativo di bloccare De Luca. Anzi, siccome difficilmente potrà fermarlo, di chiarire il quadro politico una volta e per tutte e uscire dall'ambiguità. E soprattutto di mettere spalle al muro il gruppo campano, sinora con un piede a Roma e uno a Salerno. Risultato? Nel breve periodo poco o nulla: il consiglio regionale è convocato per martedì prossimo.
E De Luca si è presentato a sorpresa alla riunione che i consiglieri regionali dem avevano organizzato nel pomeriggio. Un modo per fare pressione. E per marcare il territorio. Ma andiamo con ordine. Da quel che trapela, la segretaria avrebbe avuto una lunga conversazione con il governatore (ieri o l'altroieri). Di fatto ribadendogli la linea del partito: no al terzo mandato. Come da voto parlamentare tra l'altro. E gli avrebbe anche chiesto di ripensarci e fermarsi. De Luca a sua volta le avrebbe annunciato la sua candidatura. Insomma un muro contro muro, come sempre. Come da mesi. L'ultimo botta e risposta pubblico tra i due è andato d'altronde così. Con Schlein a Piazza Pulita che dice: «In una comunità ci si rispetta. Tutti utili, nessuno indispensabile e nessuno eterno». E De Luca che a distanza di qualche giorno risponde: «Io sono indispensabile, senza di me qui crolla tutto». Alle 11, invece, è in programma una riunione tra il responsabile organizzazione dem Igor Taruffi e i consiglieri regionali in vista del voto. Invece dal Nazareno si collega anche la segreteria nazionale. È la prima volta che il gruppo incontra, seppur virtualmente, Schlein, nonostante ripetute richieste. «Non ho alcun pregiudizio nei confronti di nessun consigliere campano», dice subito in premessa. Tradotto vuol dire che non ha intenzione di cacciare nessuno. Ma votare a favore significherebbe stare fuori dalla linea del partito. Il ragionamento della segretaria è, più o meno, il seguente. «Perché recepire ora la norma nazionale, visto che per vent'anni non è stato fatto? Sembra più che un atto dovuto, una norma ad personam. E il Pd si è espresso sempre contro il terzo mandato. Il recepimento può avvenire ad inizio della prossima legislatura». E quindi la richiesta della segretaria è quella di rallentare l'iter. Effettivamente la riunione della commissione prevista ieri è saltata. Proprio perché il gruppo dem non si è presentato. Si riaggiorneranno sabato. Ormai è una corsa contro il tempo. Capitolo commissariamento. Spinoso, come tutto ciò che riguarda in questo momento la Campania. È scaduto il mandato di Antonio Misiani, iniziato nel marzo del 2023, dopo le primarie e le ennesime accuse di brogli. Non si farà alcun congresso regionale. Almeno per ora. Perché ci sarà una proroga di 4 mesi. E dal Nazareno annunciano battaglia sui tesseramenti: da Napoli ad Avellino, a Salerno. Anche su questo si gioca la strategia del Nazareno con il gruppo dem. È indubbio che i consiglieri hanno tutto l'interesse ad eleggere una segreteria a loro gradita. E al partito campano puntava anche Vincenzo De Luca. È una partita di poker quella in corso. Ma a un certo punto qualcuno giocherà l'all-in.
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