I predoni di motoscafi e gozzi in azione nei rimessaggi: la fuga con pezzi costosi
L'ALLARME
di Massimiliano d'Esposito - Il Mattino
Penisola sorrentina - Ladri all'opera lungo la linea di costa della penisola sorrentina. A entrare in azione una gang specializzata in furti di imbarcazioni, ma anche di motori fuoribordo e di sofisticate attrezzature in dotazione alle unità da diporto ed a quelle utilizzate per la pesca sportiva. L'ultimo colpo in ordine di tempo risale ad alcune notti fa ed è avvenuto a Marina della Lobra, l'area portuale del Comune di Massa Lubrense. A mettere a segno il raid sarebbero stati due malviventi arrivati via mare a bordo di un natante, godendo del favore delle tenebre così da poter raggiungere il molo passando inosservati.
LE INDAGINI
È quanto si rileva visionando le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza posizionate intorno alla sede del Circolo nautico Marina della Lobra. Alcuni frame potrebbero rivelarsi determinanti per le indagini e per individuare i responsabili, tanto che i video sono già stati messi a disposizione della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia diretta dal comandante Andrea Pellegrino. Autori del furto che avevano un obiettivo ben preciso.
Appena giunti in porto hanno subito messo nel mirino un Boston 6,50 con un fuoribordo Selva di 100 cavalli ed allestito anche con un motore elettrico Minn Kota utile per la stabilizzazione della barca durante la pesca al largo. I due, dopo aver sciolto le cime di prora dell'imbarcazione, hanno guadagnato velocemente il largo facendo perdere le tracce nel golfo. Ma quanto avvenuto a Massa Lubrense non rappresenta un caso isolato. In penisola sorrentina si registrano negli ultimi tempi già altri episodi analoghi. Ladri che puntano in particolare unità super attrezzate per la pesca sportiva. Come accaduto nel dicembre scorso nello specchio di mare che bagna il borgo dei pescatori di Marina Grande, a Sorrento. In quel caso fu rubato un altro natante dotato di sofisticate apparecchiature di bordo, ritrovato poi incendiato sull'arenile di Torre Annunziata privo di motori e del costoso scandaglio. Risale, invece, ad un paio di settimane fa il colpo per portare via moderni e sofisticati attrezzi da una barca ancorata nella zona della baia amata dai vip di Marina del Cantone, ancora a Massa Lubrense. Ma anche sulla terraferma non c'è da stare tranquilli come conferma il raid messo a segno in località Colli di San Pietro, nella parte alta del territorio comunale di Piano di Sorrento. In questo caso sono stati sottratti due potenti motori fuoribordo che equipaggiavano un gommone custodito in un deposito della zona. È chiaro che i ladri hanno obiettivi ben precisi. Portano via barche open per assicurarsi i propulsori così come le modernissime attrezzature in dotazione a partire da canne con mulinelli elettrici per la pesca in acque profonde, sistemi di geolocalizzazione ed ecoscandagli di ultima generazione. Refurtiva che poi finisce per alimentare un fiorente mercato parallelo attivo in tutto il golfo di Napoli e non solo.
LA RICETTAZIONE
Furti su commissione, insomma, che garantiscono ai sempre più numerosi appassionati di navigazione da diporto e pesca sportiva di avere a disposizione sofisticate e costose apparecchiature a costi irrisori. Una escalation che preoccupa in vista del ritorno in mare, a partire dalle prossime settimane, di migliaia di imbarcazioni oggi ancora nei rimessaggi. Tanto che non si esclude di ricorrere a servizi di guardiania notturna negli scali portuali considerati più a rischio.
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