La Cassazione accoglie la richiesta di riaprire il procedimento disciplinare: cosa succede?
da Agorà
Vico Equense - Michele Tatarelli poteva essere destituito da comandante della Polizia Municipale di Vico Equense, trasferito ad altro incarico, sospeso per 6 anni da stipendio e funzioni e, poi, licenziato? Su queste domande arrivano dubbi dalla Corte di Cassazione che ha aperto alla possibilità di un riavvio dell'iter disciplinare al fine di valutare fatti e circostanze favorevoli all'ex capo dei vigli urbani e di cui, fino ad oggi, non si è tenuto conto. Si tratta di una svolta importante nella vicenda umana e giudiziaria che ha coinvolto Michele Tatarelli. Infatti, dopo anni di battaglie legali, la Corte di Cassazione ha accolto l'istanza di revocazione presentata dall'ex funzionario, rimettendo il caso alla Corte d'Appello in una nuova composizione. Una decisione che potrebbe portare alla riapertura del procedimento disciplinare. Una sorta di ritorno alla casella di partenza da cui tutto era partito e da cui sono scaturiti provvedimenti che hanno bloccato la carriera del funzionario.
Le tappe della vicenda
Tatarelli è stato uno dei funzionari apicali più importanti del Comune di Vico Equense, con competenza sulla Polizia Municipale e, per alcuni periodi, anche su altri settori rilevanti della macchina comunale come urbanistica e Suap, sportello unico per le attività produttive. Perché Tatarelli è stato prima sospeso e, poi, licenziato?
L'ex funzionario è stato coinvolto in quattro procedimenti giudiziari, ma in tre casi si è registrata l'assoluzione nel merito e nel quarto è arrivata la dichiarazione della prescrizione in appello. Alla luce di queste nuove risultanze, Tatarelli ha chiesto prima al Tribunale di Torre Annunziata e poi alla Corte d'Appello di Napoli di riaprire il procedimento disciplinare presso il Comune di Vico Equense, ma l'istanza è stata, in entrambi i casi, respinta. Anche la Cassazione, in un primo momento, aveva confermato il rigetto, basandosi esclusivamente sul caso in cui era intervenuta la prescrizione. Tuttavia, proprio su questo punto è emerso un errore di valutazione. La Cassazione, riesaminando il proprio operato in sede di revocazione, ha riconosciuto di aver ignorato i procedimenti conclusi con l'assoluzione, basando la to propria decisione esclusivamente sulla vicenda dichiarata prescritta. Con questa decisione, la Cassazione ha stabilito che la Corte d'Appello dovrà riesaminare la richiesta di Tatarelli e valutare se il procedimento disciplinare debba essere riaperto. Se ciò dovesse accadere, potrebbe portare a una revisione del provvedimento di licenziamento. Si tratta di un punto di diritto fondamentale che potrebbe aprire la strada a un clamoroso ribaltamento della vicenda. L'ex comandante Tatarelli, che ha subito un drastico ridimensionamento professionale e un danno di immagine significativo, potrebbe ora vedere riconosciuti suoi diritti dopo oltre un decennio. La decisione finale spetterà alla Corte d'Appello, ma i pronunciamento della Cassazione sembra indirizzare il caso verso una direzione favorevole all'ex Comandante della polizia Municipale di Vico Equense.
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