Gli americani sono tra i primi consumatori al mondo di mozzarella di bufala. Non c'è turista americano che non ne porti un po' a casa, acquistandola nelle stazioni o negli aeroporti. E a innamorarsene sono soprattutto le star di Hollywood, che ne acquistano in grosse quantità. «Lady Gaga, Jennifer Lopez, Leonardo DiCaprio, quando vengono in Italia ne mangiano tanta e la portano via. E Robert De Niro se la fa spedire negli Stati Uniti per il suo ristorante», dichiara Raffaele Garofalo, ceo di Fattorie Garofalo. Ora, però, con i dazi le cose potrebbero cambiare. Il costo di acquisto, infatti, rischia di aumentare, con non pochi danni per le numerose aziende del comparto Dop, che hanno negli Usa una fetta importante del loro mercato. «Ora che la situazione è più chiara, la preoccupazione c'è. Con la prima amministrazione Trump il settore era stato escluso dai dazi, invece adesso ci siamo dentro con una percentuale non indifferente: il 20%», continua Garofalo. «Avevamo già un dazio del 15%, quindi oggi arriviamo al 35%. In termini economici, questo significa che la mozzarella costerà negli Stati Uniti dai 10 ai 15 euro in più. Inoltre, noi già paghiamo un doppio dazio, perché la mozzarella non viaggia da sola, ma con la sua acqua. Non è un formaggio secco. Per questo siamo preoccupati». Le aziende casearie della mozzarella di bufala Dop incassano circa un milione di euro dal mercato statunitense, ma al momento sono i posti di lavoro ad essere minacciati. «Ci stiamo giocando conferma Garofalo la crescita a livello mondiale». Anche dal Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop emerge forte preoccupazione. «I dazi Usa sulla mozzarella di bufala campana Dop rischiano di vanificare gli sforzi compiuti in questi anni per conquistare i consumatori americani e far arrivare loro un prodotto certificato e fresco, nonostante le difficoltà logistiche commenta il presidente Domenico Raimondo . Il mercato Usa per la mozzarella di bufala campana Dop vale circa il 10% dell'export totale, ossia oltre 30 milioni di euro. Al di là dei numeri attuali, i dazi penalizzano le potenzialità di sviluppo del comparto negli Usa, soprattutto nel canale HoReCa, dove la mozzarella Dop è percepita come un prodotto premium, venduto tra i 60 e gli 80 dollari al chilo, e molto apprezzato nei ristoranti frequentati dai vip».
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