di Fabrizio Geremicca - IL Manifesto
Edmondo Cirielli
Napoli - Le prime scaramucce risalgono alla fine dell'estate 2024. All'epoca Fulvo Martusciello, europarlamentare di Forza Italia e uomo forte del partito in Campania, aveva già intrapreso la lunga volata che immaginava lo avrebbe portato al traguardo della candidatura alla presidenza della regione alla prossima tornata in autunno. «Sono pronto - scandì - e ritengo di poter vincere». Edmondo Cirielli, esponente di Fratelli d'Italia, viceministro degli Esteri ed ex presidente della provincia di Salerno, lo aveva gelato: «Sono pronto a mettermi in gioco se serve alla Campania e al partito per vincere mettendo insieme la coalizione». A gennaio di quest'anno Crescenzio Rivellini, commissario a Napoli della Lega, aveva definito la candidatura di Martusciello «autorevole ma improbabile». A fine marzo l'inchiesta Huawei e l'arresto della sua assistente all'europarlamento (poi scarcerata) avevano messo la pietra tombale sulle ambizioni dell'esponente forzista, sebbene a lui i magistrati non abbiano contestato alcunché: «Non sarò io il candidato in Campania», aveva detto un mese e mezzo fa. Non per questo, però, i contrasti in seno al centro destra campano si sono appianati. Forza Italia, infatti, cerca qualcuno riconducibile al partito ma proveniente, come si usa dire, «dalla società civile» (si guarda tra gli imprenditori). La Lega non è d'accordo a candidare un civico e spinge per Giampiero Zinzi, figlio d'arte (il padre è stato sottosegretario alla Salute in un governo Berlusconi) e commissario del partito di Salvini in Campania.
Quanto a Fratelli d'Italia, il partito della Meloni, insiste per Cirielli. Proprio quest'ultimo, presente due giorni fa alla visita del ministro della Cultura Giuli al Real Albergo dei Poveri a Napoli, ha stroncato entrambi i nomi civici caldeggiati da Forza Italia: l'ex presidente degli industriali Antonio D'Amato, che peraltro ha più volte pubblicamente smentito di essere interessato alla faccenda, e Marilù Faraone Mennella, che poi è la moglie di D'Amato. «Non li vedo performanti», ha commentato il viceministro del governo Meloni. Per poi aggiungere: «Tutti i sondaggi dimostrano che Fdi ha il doppio dei voti di Forza Italia in Campania, il triplo in Italia. Mi sembra che Fi sia molto rappresentata in altre regioni come il Piemonte, la Sicilia, la Basilicata, il Molise, la Calabria». Martusciello non l'ha presa bene: «Evitiamo di bocciare ogni nome che si affaccia all'orizzonte e accogliamo chiunque voglia esporsi e dare una mano. Quando Cirielli dice che Forza Italia è un terzo di Fdi in Italia e la metà in Campania, ci fa un grande complimento. Significa che qui Fi è molto più forte. Gli do però un 'debitino' in matematica: alle Europee noi abbiamo preso l'11%, loro il 18,9%. La differenza è molto meno della metà». Volano gli stracci, insomma, mentre anche il centro destra, proprio come il centro sinistra, è in alto mare riguardo alla scelta del nome da proporre agli elettori campani.
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