di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Con comprensibile tristezza, intensa e profonda commozione, Suor Annunziata, l'ultima rimasta nel convento, ieri sera, ha salutato Sorrento in occasione della tappa della Processione di Sant’Anna nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Le suore domenicane del Monastero di Santa Maria delle Grazie, pronte a lasciare definitivamente la città dopo secoli di presenza silenziosa, orante e fedele. Un addio che segna la fine di una lunga storia di spiritualità e dedizione, intrecciata indissolubilmente con l’identità più profonda della comunità sorrentina. Nella piccola chiesa del monastero, nel cuore del centro storico, si sono ritrovati in tanti: fedeli, cittadini, autorità religiose e civili, tutti uniti in un abbraccio affettuoso e riconoscente. Un ultimo saluto a chi, dietro quelle mura, ha vissuto per decenni una vita di preghiera, silenzio e servizio, custodendo valori antichi ma sempre attuali. Le suore domenicane hanno rappresentato un punto di riferimento spirituale per generazioni. Presenze discrete ma costanti, hanno pregato per la città, accompagnato i momenti della vita parrocchiale e accolto chi cercava conforto e ascolto. La loro scelta di vita claustrale, segnata dal ritmo della liturgia e dall’adorazione, è stata per molti un segno tangibile di fede autentica e radicale. La decisione di lasciare il monastero nasce da motivi legati all’età avanzata delle religiose e al drastico calo delle vocazioni. Una scelta sofferta, ma inevitabile, che apre interrogativi anche sul futuro del complesso monastico, prezioso per la sua storia, la sua architettura e la sua valenza spirituale. Nel corso della cerimonia, parole di ringraziamento e commozione si sono intrecciate con la consapevolezza di un’eredità che non si cancella. “Le suore ci lasciano – ha detto qualcuno – ma il loro esempio resta. Resta la luce che hanno acceso in tanti cuori, la pace che hanno donato, la preghiera silenziosa che ha vegliato su questa città”. È la fine di un’epoca. Ma anche l’occasione per ricordare quanto sia preziosa la testimonianza di chi ha scelto di donare tutta la vita a Dio e al prossimo, nel silenzio e nella fedeltà. A Sorrento resterà per sempre la traccia del loro passaggio.
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