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venerdì 18 luglio 2025

Scommesse e slot, 4mila euro a testa Gragnano la capitale della ludopatia

Scommesse e slot, 4mila euro a testa Gragnano la capitale della ludopatia  

IL CASO 

di Dario Sautto - Il Mattino

Una trentina di punti autorizzati, tra cui una decina di agenzie di scommesse in un territorio di appena 27mila abitanti, per una spesa pro capite all'anno nel gioco d'azzardo di 4.086 euro per residente. Sono numeri inquietanti, quelli che si registrano a Gragnano, suo malgrado divenuta la capitale della ludopatia. Se in Campania in media ogni cittadino gioca 2.600 euro circa e in Italia si scende fino a 1.700, Gragnano registra numeri da emergenza. I dati forniti dall'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo online hanno spinto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a presiedere una riunione straordinaria del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presso la casa comunale gragnanese, alla presenza del sindaco Nello D'Auria, del procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso e il presidente del tribunale oplontino, Giovanna Ceppaluni, dei vertici delle forze dell'ordine locali e provinciali, e del presidente dell'Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo. 

LA PREVENZIONE 

Una città, Gragnano, dove circa trenta esercizi pubblici hanno regolarmente segnalato di aver installato slot al loro interno, dove le agenzie di scommesse sono aperte tutto l'anno e sempre piene di giovani, ma anche dove il consigliere comunale più votato non ha il diploma, ha poco più di vent'anni, gestisce un centro scommesse e ha ottenuto circa mille preferenze. Il prefetto ha ribadito che è necessario puntare in primis sulla prevenzione e per questo ha coinvolto l'Asl, anche con il dipartimento di salute mentale, che ad oggi conta un elevatissimo numero di pazienti in cura per la ludopatia, in numero maggiore rispetto alle altre dipendenze (droga, alcool). E in questa azione dovranno avere parte attiva anche le istituzioni scolastiche ed il terzo settore, coinvolti attraverso l'istituzione del Comitato permanente contro il gioco d'azzardo patologico, promosso dal sindaco D'Auria. L'obiettivo, però, è anche quello di capire chi ha interesse ad alimentare questo fenomeno e se possano esserci influenze della criminalità organizzata dietro questo sistema, che spesso costringe intere famiglie a rivolgersi agli usurai. Le vittime della ludopatia sono in particolare i giovani e le donne over 60, ma l'identikit del giocatore seriale non ha sesso né età, coinvolgendo spesso anche i minorenni. Per questo, i controlli delle forze di polizia saranno ad ampio raggio e partiranno già nei prossimi giorni, con carabinieri, polizia e guardia di finanza in prima linea per stilare una mappatura dei centri scommesse, delle ricevitorie e dei bar che offrono anche il servizio di slot. La prefettura procederà con un monitoraggio costante. Sarà costituita una sorta di cabina di regia che di volta in volta potrà delineare la strategia più efficace. «Abbiamo la necessità di individuare le cause di questo fenomeno ha detto il prefetto di Bari e i controlli saranno più mirati ed incisivi, perché dobbiamo aiutare i tanti giovani ad uscire fuori da questa problematica». «I dati sul gioco online sono molto preoccupanti e ci impongono una presa di coscienza collettiva ha detto il sindaco Nello D'Auria perché il gioco patologico colpisce soprattutto giovani e famiglie economicamente fragili, generando conseguenze gravi sul piano sociale, sanitario ed economico». 


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