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venerdì 22 agosto 2025

Sorrento e il monastero senza suore petizione per salvare il monumento "Il Comune eviti che diventi albergo"

Già oltre mille firme online per salvare Santa Maria delle Grazie: appello alla commissaria nominata dopo l'arresto del sindaco 

di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli

Sorrento - "Il convento del Seicento non deve diventare un albergo. Per più di quattro secoli è stato parte della storia di Sorrento e nel suo patrimonio deve restare". Sono più di mille i firmatari di un appello in difesa del monastero di Santa Maria delle Grazie. Pronti a protestare per fermare un progetto che lo trasformi in una delle tante strutture turistiche e commerciali subentrate al posto di case, negozi storici e botteghe artigiane di Sorrento. Ma nel caso del convento, fondato nel 1566, gli abitanti sono pronti alla rivolta. Si allarga, di giorno in giorno, la mobilitazione iniziata da un gruppo di 50 promotori di una petizione online, cresciuta rapidamente. Di pari passo alla preoccupazione sul destino del complesso nel cuore del centro storico di Sorrento, adesso che le ultime suore sono andate via. E sul grande portone in legno è comparso un cartello: "Le celebrazioni sono temporaneamente sospese". Una comunicazione tradotta anche in inglese, francese e spagnolo per i tanti turisti di passaggio. Così da informare tutti che non si può più entrare per visitare il convento, che al suo interno ospita quattro chiostri, un giardino e una chiesa ricca di opere d'arte. In particolare una serie di importanti testimonianze pittoriche dell'arte meridionale, tra fine '500 e inizi '700.


In realtà il monastero di Santa Maria delle Grazie è stato chiuso in via definitiva, quasi un mese fa. Non ci sono più suore di clausura che ci vivono o se ne possano prendere cura, colpa della crisi delle vocazioni. L'ha spiegato commossa il 28 luglio scorso suor Annunziata, dell'ordine delle Domenicane, al termine dell'ultima messa. Da qui è partita l'iniziativa degli organizzatori della petizione, che dopo una prima raccolta firme, hanno indirizzato la lettera alla commissaria straordinaria Rosalba Scialla, arrivata a sostituire l'ex sindaco Massimo Coppola, in carcere da maggio con l'accusa di avere intascato mazzette. Nei documenti ufficiali c'è un impegno assunto dal comune di Sorrento, che ha affidato la gestione dell'antico convento all'Ente Conservatorio Santa Maria delle Grazie, riservandosi la nomina del consiglio di amministrazione e quindi la possibilità di indicarne gli indirizzi. Con un vincolo, appunto. Nel monastero le suore domenicane sarebbero rimaste le padrone finché lo avessero voluto. Del resto per rispettare un voto, fatto mentre era stata rapita dai turchi, la nobile Berardina Donnorso aveva voluto realizzare il monastero proprio per ospitare le suore. E accanto un convitto per accogliere le ragazze "del popolo di Sorrento", da istruire e sostenere. Così infatti è stato per più di 4 secoli. La scelta su cosa farne arriva ora. Il timore dei firmatari dell'appello è che il complesso monumentale diventi un hotel di lusso o una casa vacanze, "come già avvenuto in alcuni suoi locali" è scritto nel testo della petizione. Ma su questo si ricorda "c'è già una denuncia alla procura della Repubblica di Torre Annunziata". Invece i promotori chiedono che "il monastero dichiarato bene culturale di interesse pubblico e come tale è sottoposto a controllo del ministero della Cultura, conservi una finalità sociale e culturale". Per l'associazione Atex, che raccoglie i titolari di B&b, alcune stanze "potrebbero accogliere medici e infermieri dell'ospedale di Sorrento, vista la crisi di personale per le difficoltà legate al soggiorno". Un caso in attesa della parola definitiva: quella della commissaria Scialla. Che si è presa un po' di tempo per studiare la vicenda. Inviata in un comune scosso da una vicenda di corruzione con ancora molti aspetti da svelare, ogni mossa di Scialla ha i tempi dettati dalla difficoltà di governare Sorrento. 

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