L'OFFENSIVA
di Fiorangela d'Amora - Il Mattino
Gragnano al primo posto in Campania per spesa pro capite nel gioco online, con oltre 4.100 euro annui per residente, a fronte di una media regionale di circa 2.600 euro. Sono questi i dati che la scorsa estate hanno fatto balzare dalla sedia il sindaco della città della pasta Nello D'Auria che ha subito proposto la nascita di un comitato permanente contro il gioco d'azzardo al prefetto di Napoli Michele di Bari. Proprio su indicazione del prefetto, in questi giorni i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli hanno intensificato, a Gragnano, i controlli volti al contrasto del gioco illegale.
IL BILANCIO
In particolare, i finanzieri del gruppo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare di Stabia hanno effettuato 10 ispezioni, sequestrando 20 apparecchi non autorizzati e irrogando sanzioni per oltre 143.000 euro. Sono stati rinvenuti anche oltre 9.000 euro in contanti, frutto del gioco illegale, e deferite tre persone. Un'operazione che testimonia la fondata preoccupazione.
«Il primato non ci lascia indifferenti. I dati dell'osservatorio regionale sul gioco d'azzardo impongono una riflessione profonda e una reazione tempestiva - fa sapere il sindaco D'Auria - sebbene vada chiarito che si tratta di numero non isolato che dimostrano come il fenomeno abbia radici diffuse e non può essere letto come una questione ristretta a un singolo comune». D'Auria vorrebbe cambiare paradigma nel comune rinomato per le sue doti naturalistiche e culinarie: «Il contrasto, per essere efficace, non può che essere educativo e culturale. Mi viene da dire: più librerie, meno centri scommesse».
IL COMITATO PERMANENTE
Intanto la proposta nata durante il comitato dell'ordine e la sicurezza pubblica sta andando avanti: «Il progetto è stato formalmente avviato. Il 10 luglio ho trasmesso una nota ufficiale alla prefettura di Napoli e all'Asl Napoli 3 Sud, proponendo l'istituzione di un comitato permanente interistituzionale per il monitoraggio e il contrasto del gioco d'azzardo patologico. Nella proposta del comitato abbiamo voluto inserire anche le parrocchie, insieme agli uffici scolastici e al terzo settore perché occorre promuovere una cultura del limite, della consapevolezza, dell'alternativa, e garantire occasioni sane di crescita e aggregazione». Intanto a Gragnano si valutano anche restrizioni maggiori: «Stiamo valutando la possibilità di introdurre un regolamento comunale che limiti l'apertura di nuove sale da gioco, in particolare per quanto riguarda la distanza da scuole, parrocchie e centri frequentati da giovani e famiglie. Vogliamo tutelare i luoghi della socialità e della formazione». Ma c'è anche un'altra strada, quella dell'alternativa positiva. «Il Comune di Gragnano è tra i pochissimi in Italia, se non l'unico - prosegue D'Auria - ad aver attivato contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro per chi apre una nuova attività in città. È una misura concreta, che dà risultati e che investe sulle energie vive del territorio. Sosteniamo chi valorizza il nostro centro urbano, le eccellenze gastronomiche, l'artigianato, il turismo. Chi ha idee e voglia di investire trova in noi un alleato. Credo che la sfida sia proprio questa: creare opportunità, alimentare fiducia, ricostruire una cultura del lavoro e dell'impresa sana. Solo così possiamo spezzare la catena della dipendenza e restituire senso alle parole legalità, dignità e futuro».

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