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martedì 9 settembre 2025

Moki De Gennaro, dopo l'ultimo trionfo sarà cittadina onoraria di Sant'Agnello

di Antonino Siniscalchi - Il Mattino

Penisola sorrentina in festa per la nuova, straordinaria impresa di Monica De Gennaro, "libero" della Nazionale femminile di pallavolo che ha conquistato il titolo mondiale, annunciando poi l'addio all'Italvolley. Emozione a Sant'Agnello, il suo paese d'origine. Un anno fa, la campionessa era stata accolta in piazza dal sindaco Antonino Coppola e da centinaia di concittadini che l'avevano festeggiata come simbolo di talento, sacrificio e passione per la conquista della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi. Oggi quell'abbraccio ideale si rinnova, più forte e più caloroso, con la promessa di una nuova manifestazione pubblica che trasformerà Sant'Agnello in una grande festa collettiva. Ad attenderla, con la trepidazione di sempre, ci sono la gemella Maria, l'altra sorella Giusy, la mamma e il papà: la famiglia che l'ha sostenuta in ogni scelta, che ha condiviso sacrifici e soddisfazioni, e che ora si prepara a riaccoglierla con la semplicità e l'affetto di chi sa che dietro una medaglia mondiale c'è sempre la ragazza cresciuta tra le case e le piazze del paese. A Sant'Agnello nel 2017 si è sposata con Daniele Santarelli, il suo allenatore nell'Imoco Conegliano e coach della Turchia, la squadra avversaria battuta nella finale iridata. L'eco della vittoria è arrivata in tutta la Penisola sorrentina. Da Meta a Piano, da Sorrento a Massa Lubrense.

 

Le immagini del trionfo azzurro scorrono sugli smartphone, accompagnate da commenti pieni di orgoglio: «È una di noi», dicono i santanellesi, come se quel trofeo mondiale appartenesse a ciascuno di loro. Il sindaco Antonino Coppola non nasconde l'emozione: «L'Italia della pallavolo femminile è leggenda, e con essa lo è la nostra Monica De Gennaro. Una campionessa senza tempo, che ha conquistato tutto ed è entrata di diritto nell'olimpo dello sport mondiale. Sant'Agnello è orgogliosa di lei e la aspetta a braccia aperte per festeggiare insieme questo trionfo straordinario e conferirle ufficialmente la cittadinanza onoraria, riconoscimento doveroso a chi ha portato in alto il nome della nostra terra». Un legame indissolubile unisce Monica al suo primo allenatore, Peppe Nica, girovago del volley, che l'ha vista crescere passo dopo passo: «Allenare Monica è stato un dono che mi porto dentro da sempre. L'ho vista bambina alla Libertas Piano, poi a Meta e Sorrento, fino ai 14 anni. Insieme abbiamo fatto le valigie per Vicenza, condividendo i sacrifici con un'altra ragazza della zona, Giusy Astarita, i sogni e la passione che l'ha portata dove è oggi. Nonostante le strade diverse, non ci siamo mai persi: ogni giorno ci scriviamo su WhatsApp, come un filo invisibile che ci lega. Stanotte il suo messaggio mi ha emozionato: tornerà in Penisola sorrentina per il weekend per stare con la famiglia, prima di rientrare a Conegliano e tuffarsi di nuovo nel campionato. Monica resta sempre "la mia ragazza speciale"».

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