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giovedì 16 ottobre 2025

Penisola sorrentina. Olio d'oliva, annata difficile ma con ottimi risultati

di Antonino Siniscalchi - Il Mattino

Penisola sorrentina - Un'annata di contrasti, tra difficoltà meteoclimatiche e risultati sorprendenti. Così si presenta la produzione olearia 2025 in Penisola Sorrentina, con una campagna che, pur segnata da cali produttivi significativi, conferma l'eccellenza qualitativa di un territorio unico. «L'annata 2025 spiega l'agronomo Tullio Esposito è nata all'insegna delle difficoltà causate da un eccesso di caldo intervallato da piogge improvvise che hanno provocato un massiccio attacco della mosca olearia. Il 70% del prodotto è stato compromesso, ma la resilienza delle aziende locali ha permesso comunque di ottenere un olio di elevata qualità, con bassissima acidità e un profilo sensoriale che va dal fruttato medio al medio-intenso». La produzione complessiva stimata per la Penisola Sorrentina è di circa 1.000 quintali, pari poco più dell'1% dell'intera produzione regionale, che quest'anno dovrebbe attestarsi intorno alle 20 mila tonnellate. Un quadro difficile, ma non privo di soddisfazioni. A conti fatti è sempre la quantità ad incidere sui ricavi dei produttori. «Il danno più rilevante osserva Anthony Pollio, coordinatore della Coldiretti di Massa Lubrense è stato determinato dal proliferare della mosca olearia dopo le piogge estive». Il caldo prolungato di luglio e agosto ha ridotto la quantità di olive, ma ha contribuito a concentrare aromi e sostanze nobili. «Le olive che hanno resistito racconta Mariano Gargiulo, quarta generazione di produttori massesi sono risultate meno acquose e più ricche di polifenoli e antiossidanti.

 

Questo ha regalato un olio di grande equilibrio, persistente al gusto e profumato d'erba e mandorla fresca». Gli uliveti della Penisola sono parte integrante dell'identità agricola e culturale del territorio. La vera sfida è garantire il futuro dell'olivicoltura, mantenendo vivo il legame tra la terra e le nuove generazioni. Servono formazione, mercati consapevoli e sostegno alla filiera locale. Un pensiero condiviso da Valentina Stinga, presidente provinciale Coldiretti: «La Penisola è un baluardo dell'olivicoltura napoletana. Qui, per coltivare gli ulivi, gli agricoltori hanno modellato nei secoli i terrazzamenti sopra i limoneti. È un prodotto unico, che purtroppo fatica a trovare un mercato pronto e informato».

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