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venerdì 3 ottobre 2025

Sorrento. «Buco» da 250mila euro Il Comune batte cassa

Concessioni e canoni mai versati dai contribuenti «furbetti» Il municipio avvia la riscossione, pronte 300 cartelle esattoriali 

di Mauro De Riso - Metropolis

Sorrento - Una cifra che supera i 250mila euro e riguarda ben 301 posizioni. È questo il «conto in sospeso» che il Comune di Sorrento ha deciso di riscuotere in maniera coattiva, attraverso il concessionario incaricato, per sanare morosità accumulate negli anni. Una lista lunga fatta di canoni di locazione, concessioni e indennità di occupazione non versati, che ora finiscono sotto la lente dell'amministrazione. Il provvedimento che dispone l'avvio della riscossione chiarisce infatti che l'operazione ha carattere esecutivo: in altre parole, il Comune non incassa un «extra», ma prova a recuperare ciò che è già dovuto. Un passaggio che vale come segnale di rigore e di trasparenza, in un momento delicato per la città, guidata da un commissario straordinario dopo le vicende giudiziarie che hanno travolto l'amministrazione. Nel dettaglio, la somma da recuperare ammonta a 252.628 euro. L'elenco comprende canoni non pagati per immobili comunali, concessioni di spazi pubblici e indennità di occupazione del suolo. Una partita che riguarda decine di cittadini e imprese, a cui negli anni erano stati notificati gli importi dovuti ma che, nonostante i solleciti, non hanno saldato i conti. La riscossione coattiva diventa quindi l'ultima strada percorribile per garantire entrate certe alle casse comunali.

 

L'atto prevede la trasmissione formale al concessionario, che procederà con le notifiche e con gli strumenti previsti dalla legge. Un'azione che il Comune porta avanti per garantire equità e giustizia, soprattutto nei confronti di chi è in regola e ha pagato tutto il dovuto nel corso degli anni. Il documento approvato prevede anche la pubblicazione dell'elenco all'albo pretorio per 15 giorni consecutivi. Durante questo periodo, eventuali interessati potranno presentare osservazioni o ricorsi, ma nel frattempo la macchina del recupero si mette in moto. L'obiettivo è duplice: far rientrare in cassa somme che spettano già all'ente e mandare un messaggio chiaro sul rispetto delle regole. Il tema delle morosità, soprattutto in una città come Sorrento, ha un valore che va oltre i numeri. Qui il patrimonio comunale, le concessioni e gli spazi pubblici rappresentano non solo una voce importante di bilancio, ma anche un pezzo dell'identità collettiva. Recuperare quanto dovuto significa quindi restituire risorse alla comunità, garantire servizi e non lasciare che la disattenzione di pochi penalizzi la collettività. Il segnale partito da Sorrento è netto ed evidenzia il modus operandi che il Comune guidato dal commissario straordinario Rosalba Scialla punta a portare avanti: tolleranza zero verso chi non paga, e una linea di rigore per il rispetto delle regole, fondamentale per costruire una comunità solida e credibile. Un messaggio chiaro, dunque, a chi per troppo tempo ha ignorato obblighi precisi. Ogni euro recuperato potrà così essere reinvestito per migliorare i servizi, tutelare il patrimonio pubblico e rafforzare il senso di appartenenza a una comunità che merita rispetto e correttezza da parte di tutti.

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