di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Distratti dai brillanti risultati della pallavolo locale, Sorrento e dintorni si accorgono solo ora che anche nel mondo del basket cresceva, silenzioso e determinato, un giovane talento destinato a farsi spazio tra i professionisti. Si tratta di Massimo Fiodo, classe 2006, originario della penisola sorrentina, padre calciatore del Sorrento, Marco, madre cestista, Bianca Acampora, milita nel roster della Ferraroni JuVi Cremona per la stagione 2025-26. Partecipa anche all'Under 19 Eccellenza con la Vanoli Cremona che milita in A1. La società lombarda lo ha ingaggiato nel profilo under: Massimo Fiodo è stato protagonista di un percorso lineare, solido, fatto di lavoro e sacrifici lontano dai riflettori. Guardia/ala di 190 centimetri, Fiodo è cresciuto nel prestigioso vivaio della Stella Azzurra Roma, una delle migliori fucine di talento del basket italiano. Un terreno fertile per affinare tecnica, fisicità e mentalità vincente. Successivamente ha completato il suo percorso giovanile al Napoli Basket, dove si è messo in luce nei campionati nazionali e ha collezionato un traguardo di assoluto valore: l’esordio in Serie A nella stagione scorsa, ancora minorenne. Un debutto che ha confermato le sue qualità e attirato l’interesse di più società. La JuVi Cremona ha poi affondato il colpo, puntando su un profilo giovane ma già maturo, capace di abbinare versatilità, atletismo e un grande potenziale difensivo. Un investimento sulle prospettive, ma anche sulla voglia di emergere di un ragazzo che porta con sé la determinazione della sua terra. La penisola sorrentina, solitamente più vicina al calcio e agli sport di tradizione, si scopre così culla di un prodotto cestistico che ora avrà l’opportunità di misurarsi stabilmente con il basket professionistico. Un percorso che merita attenzione e che potrebbe ispirare nuovi giovani a intraprendere la stessa strada. Per Massimo Fiodo, l’avventura a Cremona rappresenta molto più di un trasferimento: è il punto di partenza di una carriera che promette di crescere ancora. E per Sorrento, una nuova storia sportiva da seguire con orgoglio.
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