Vico Equense - Undici anni fa, il 30 novembre 2014, la baia di Alimuri a Vico Equense fu teatro di un evento storico che pose fine a mezzo secolo di scempio ambientale: l'abbattimento del tristemente noto "ecomostro". Quella domenica, con 1.200 microcariche esplosive, lo scheletro di cemento di un albergo abusivo mai completato collassò su se stesso, restituendo il paesaggio alla sua naturale bellezza tra gli applausi e la commozione dei presenti. La storia dell'ecomostro inizia negli anni '60, quando fu avviata la costruzione di un maxi albergo di lusso da 150 camere in un'area di altissimo valore paesaggistico, tra Vico Equense e Meta di Sorrento. I lavori, tuttavia, furono bloccati poco dopo a causa di irregolarità e battaglie legali, lasciando sul posto per i successivi cinquant'anni un'orrenda cattedrale incompiuta di cemento armato, visibile da ogni punto della costa. L'edificio, alto cinque piani per 18.000 metri cubi di volume, divenne il simbolo dell'abusivismo edilizio in Italia e un pugno nell'occhio per la Penisola Sorrentina, deturpando un tratto di costa incantevole che meritava ben altra sorte. L'abbattimento del 2014, fortemente voluto dall'amministrazione comunale e sostenuto da anni di campagne di associazioni ambientaliste come Legambiente, ha rappresentato una svolta decisiva, inviando un messaggio forte: "L'abusivismo non paga più". La demolizione, seguita da centinaia di cittadini e curiosi, ha segnato la "rivincita della bellezza sull'arroganza del cemento".
A undici anni di distanza, la demolizione dell'ecomostro di Alimuri rimane un esempio emblematico di come la perseveranza delle istituzioni e della società civile possa portare al recupero del territorio. La sfida successiva è stata quella di mettere in sicurezza il costone e vigilare affinché quell'area, finalmente libera dal cemento, ritorni al suo stato naturale e sia pienamente fruibile dai cittadini. Domenica prossima, l'anniversario di quell'evento non è solo un momento di ricordo, ma anche l'occasione per ribadire l'importanza della tutela dell'ambiente e della lotta incessante contro l'abusivismo edilizio, garantendo che simili scempi non si ripetano mai più.

E' stata una giornata indimenticabile anche per noi progettisti ed esecutori della demolizione controllata. Un'esperienza professionale di altissimo livello. Un doveroso saluti ai colleghi ing. Luca Cavallo Storti e arch. Ottavio Del Gaudio, con i quali ho condiviso questa storica impresa.
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