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martedì 9 ottobre 2007

Gianni Pittella

Cari amici “democratici”,
siamo giunti orami al rush finale di una campagna elettorale che abbiamo cercato di costruire, almeno noi, su contenuti, proposte, riflessioni concrete per il futuro dell’Italia. La natalità quale chiave di volta di un Paese moderno che voglia crescere e irrobustirsi attorno al binomio giovani e famiglia, la mobilità quale grande sfida per una società meno corporativa e chiusa, la libertà: economica, di espressione, culturale, politica. Attraverso tre parole semplici, ma cariche di significato, noi tutti abbiamo provato a veicolare un messaggio di fiducia e positiva scommessa sul futuro dell’Italia. Non sono mancati riferimenti al Mezzogiorno, all’Europa, al sempre più urgente tema del ricambio generale quale esigenza primaria in ogni contesto istituzionale, politico o amministrativo della vita pubblica così come nelle dinamiche economiche, professionali e finanziarie di natura privata. Insomma, abbiamo provato a disegnare il profilo di un partito moderno, laico, pluralista, riformista, giovane e liberale. Siamo d’avvero all’ultimo miglio, e un ottimo risultato appare a portata di mano. Nonostante regole costruite appositamente per favorire gli apparati di partito, e nonostante dinamiche concrete di raccolta di adesioni e consensi non sempre trasparenti e pienamente libere, i “Democratici per Enrico Letta” hanno presentato le proprie liste in ogni collegio d’Italia. E già questo mi sembra un grande successo. Grazie a tutti voi per la passione, le idee, le energie che avete profuso in questo sforzo, e spero sinceramente che in questi ultimi giorni riusciremo a coinvolgere ancora decine di migliaia di cittadini, potenziali elettori e simpatizzanti, che chiedono alla politica e al centro sinistra un cambio di passo, idee nuove, un progetto moderno per l’Italia.
Gianni Pittella

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