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lunedì 19 novembre 2007

In 5 anni persi 2 mila euro

Negli ultimi cinque anni ogni lavoratore, con un reddito medio pari a 24.890 euro, ha perso complessivamente 1.896 euro. Il tutto a causa del ritardo nel rinnovo dei contratti, lo scarto tra inflazione programmata e reale e anche la mancata restituzione del fiscal drag. Lo denuncia una ricerca dell'Ires Cgil. Il segretario Guglielmo Epifani: il governo dovrebbe «assumersi questa responsabilità» e mettere al centro questo obiettivo affrontando tutti i temi insieme».Secondo la ricerca, inoltre, oltre 14 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro al mese. Circa 7,3 milioni ne guadagnano meno di 1.000. Tali diseguaglianze si riflettono nelle grandi «cinque differenze» che intercorrono tra il lavoratore medio (1.161 euro netti al mese) e il lavoratore del Mezzogiorno (-13,4%), le lavoratrici (-17,9%), il lavoratore nella piccola impresa (-26,2%), il lavoratore immigrato (-26,9%), il giovane lavoratore (-27,1%). I più penalizzati sono i giovani che non guadagnano più di 900 euro al mese: in particolare, gli apprendisti 737 euro mensili, i collaboratori occasionali a 769 euro al mese, i co.pro. a 899 euro mensili. Alla luce di questi dati, «c'è bisogno, secondo la ricerca dell'Ires-Cgil, di un sistema con più diritti e tutele, che aiuti a riconoscere il merito oltre che il successo, assieme ad un sostegno per la loro autonomia».

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