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giovedì 17 gennaio 2008
La moralità dei Mastella
Non avrebbe senso inseguire cronache e commenti. Segnalo solo alcune cose. «La specchiata moralità di mia moglie è talmente alta che proprio in virtù di questo subì un attentato - ha aggiunto l'ex ministro -. Ed invece è stata arrestata per una espressione "Per me è morto" che nel gergo comune vuol dire "non ci voglio avere più nulla a che fare". Ma mia moglie dimostrerà la sua innocenza». Secondo Mastella verso la moglie Sandra Lonardo «ci vorrebbe un riguardo non per eventuali reati commessi ma perché, in quanto presidente del consiglio regionale eletta dai cittadini, ha una forma di ipoteca parlamentare ed invece è agli arresti domicialiari».«Tra tante mogli che vanno avanti, perché solo a mia moglie si rivolge tanta attenzione?», si è domandato ancora l'ex ministro. «Tutta la mia famiglia - ha aggiunto il leader dell'Udeur - è stata messa sotto controllo. Nel dicembre di un anno fa, la Giunta regionale della Campania nomina un diessino presidente degli Iacp di Benevento, Umberto Del Basso De Caro. Una «provocazione», per Clemente Mastella. La giunta Bassolino è in difficoltà - anche allora per la vicenda rifiuti - e l’Udeur minaccia la crisi per quell’affronto in terra mastelliana. Luigi Nocera, assessore regionale all’Ambiente, Udeur, chiama Carlo Camilleri, consuocero di Mastella e di Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale, imprenditore: «Hai visto che è successo il casino con Clemente per il fatto dello Iacp? Mi ha chiamato.... "ti faccio il mazzo quadrato".. Ma non ti fa neanche parlare e dice: "voi a me non mi dite niente...", ma io... guarda... domattina mi dimetto perché quello pensa che lo pigliamo per culo...». Il giorno dopo, primo dicembre 2006, Nocera riparla con Camilleri: «Ieri sera l’ho visto come un pazzo... ma pazzo proprio. Poi...sai.. non ti dà il tempo di parlare. Dice "tu mi dovevi avvisare"...».
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