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sabato 19 gennaio 2008
Please …
“Please visit our country”, diceva Francesco Rutelli a febbraio in un video diventato un cult della rete grazie all’approssimativa pronuncia inglese del vicepremier. Quella clip la ricordano in molti, ma forse i più hanno dimenticato che fu registrata per lanciare Italia.it, il portale ufficiale del turismo italiano, un luogo per mostrare al mondo le nostre ricchezze storiche e paesaggistiche, o almeno questo doveva essere. La realtà è un’altra, il sito che doveva fungere da propulsore per l’indotto turistico è stato un clamoroso flop. Per realizzare il sito si sono impegnati 45 milioni di euro. Buttati. E resta la solita domanda: esiste qualcuno responsabile dell’errore? In un momento in cui tutti noi siamo costretti a fare moltissime rinunce, in cui tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, in cui tutto continua inesorabilmente ad aumentare, dal cibo alla benzina, sapere che tanti soldi sono stati usati malamente suscita la rabbia e l'indignazione di chiunque. Ieri mattina è stato oscurato il portale turistico Italia.it, con la conseguente chiusura della sede napoletana, composta da undici dipendenti, di cui sette redattori. Da dicembre 2006 curava i contenuti del sito per conto della società Its.
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