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sabato 19 gennaio 2008
Indagato Nino Daniele
Ercolano - È un inferno che si espande. Un disastro che passa dalla crisi rifiuti all’emergenza idrica fino alle condotte inquinate da solventi e vernici. Dopo quattordici anni di spazzatura, disagi, rischi igienici e scuole chiuse a cicli ravvicinati, l’Apocalisse in provincia adesso passa anche da avvisi di garanzia, sequestri di siti di stoccaggio e rubinetti a secco. Una bomba ecologica in agguato da tempo. Ieri pomeriggio, gli uomini della Forestale di Torre del Greco, su disposizione della sezione Ambiente ed ecologia della procura di Napoli, hanno infatti sequestrato la discarica provvisoria individuata dal comune di Ercolano nel parco Vesuvio. Indagato per «reati ambientali» il sindaco Nino Daniele. Il sito, era stato individuato per rimuovere migliaia di tonnellate di sacchetti dalle strade, specie da quelle che da marzo a novembre conducono un milione di turisti in visita al cratere. Una mina per la salute pubblica e per l’immagine economica della città degli Scavi, che spinse anche il commissario dell’Ente parco Amilcare Troiano ad annunciare la sospensione delle escursioni al cratere, chiedendo più volte, insieme con Daniele, interventi straordinari alla prefettura. Blocchi stradali e allarme igienico: infine, l’apertura del sito. Ma la normativa nazionale e quella europea non consentono il deposito di rifiuti né di alcun materiale che possa compromettere flora e fauna nelle aree protette. «Sono sereno - ha detto Nino Daniele - aprire quell’area per 45 giorni è stata una scelta difficile ma in quanto responsabile dell’ordine e della salute pubblica non avevo altra scelta. Dopo mesi di raccolta a settimane alterne, quelle montagne di sacchetti lungo le strade rappresentavano un pericolo per migliaia di abitanti». (tratto dal Mattino)
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