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sabato 19 gennaio 2008

Strisce blu: facile ricorrere contro le multe

Castellammare di Stabia - Si prende la multa, la si contesta, il Giudice di Pace la annulla. E’ questa la tendenza del momento, una moda davvero gravosa per le casse comunali, costrette a sostenere gli oneri di spese giudiziare più quelle accessorie. La pioggia di ricorsi dei cittadini incappati senza il grattino per il parcheggio a pagamento è fitta, e i rischi per le finanze del Comune continuano ad aumentare. Perché nonostante le varie sentenze dei Giudici di Pace di Castellammare, non si riesce a cambiare forma, ad allinearsi insomma con le direttive del Codice della Strada. Per dimostrare quanto sia viziato il procedimento messo in atto dal Comune di Castellammare e, naturalmente, dal gestore del servizio ovvero la Sintesi, un consigliere comunale interessato alla vicenda, alcuni mesi fa ha parcheggiato di proposito al centro storico senza esporre alcun tagliando. Si tratta di Francesco Cascone, consigliere in quota Partito Democratico, il quale già in passato aveva operato delle interpellanze riguardanti il servizio della sosta a pagamento. Insoddisfatto delle risposte ottenute dall’assessore alla Legalità, Giovanni Barile, e dal responsabile della Polizia Municipale, Lucio Cosenza, Cascone ha pensato bene di mettere in pratica il procedimento attuato già da tempo dai cittadini. La certezza, almeno nel caso del consigliere, è che lo abbia fatto ‘volontariamente’, diversamente dagli stabiesi multati. Cascone, dunque, una mattina di alcuni mesi fa parcheggia la propria automobile in via Giuseppe Mazzini, in pieno centro storico. Il consigliere del Pd lascia l’auto all’interno delle famigerate ‘strisce blu’ e tira dritto a piedi verso Palazzo Farnese, senza acquistare e quindi esporre sul cruscotto alcun grattino. L’orario è perfetto, e ci sono diversi ‘vigilini’ a monitorare le auto parcheggiate in centro. Una volta giunti all’auto di Cascone, gli uomini della Sintesi elevano la multa lasciandola sotto il tergicristalli. E’ la prassi: controllare, aspettare qualche minuto, scrivere e sottoscrivere il verbale. Al suo ritorno, il consigliere trova l’attesa multa. Si tratta di poche decine di euro, ma perché pagare? Cos’è più irregolare, l’auto senza grattino oppure l’intera sistema adottato da Sintesi e Comune? La risposta Cascone l’ha ottenuta ancora una volta da un Giudice di Pace, il quale due giorni fa ha annullato la contravvenzione e condannato il Comune a pagare gli oneri. Obiettivo del rappresentante dei cittadini è stato quello di dimostrare l’irregolarità dei verbali e dell’applicazione della normativa vigente sul territorio di Castellammare. Prima di addentrarsi in questa dimostrazione (che spiega quanto sia semplice ricorrere contro una ‘illegittima’ multa), Cascone si è avvalso di un parere legale, secondo il quale “l’errore che riguardi elementi essenziali del verbale, rende irregolare l’elevazione della contravvenzione e, pertanto, affetto il verbale da nullità”. Che l’errore stia nelle false proporzioni tra sosta gratuita e sosta a pagamento, nella figura dell’ausiliario al traffico o nella semplice impossibilità di multare, ciò che è certo è che il Comune di questo passo potrebbe trovarsi davvero nei guai, dovendo sborsare tutto il multato di tasca propria. (Francesco Ferrigno Cronache di Napoli)

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