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giovedì 10 gennaio 2008

Promossi o riciclati, ecco le carriere degli ex Commissari

Quattro prefetti, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, tre politici. Tredici anni, otto commissari. Ma a gestire direttamente l’emergenza sono stati anche i vice commissari e i sub commissari che si sono alternati nel corso di tredici anni. Ecco quali sono gli incarichi che ricoprono attualmente gli uomini che hanno affrontato in prima linea la lunga crisi dei rifiuti. Il primo politico che ha ricoperto l’incarico di commissario è stato Antonio Rastrelli, presidente di Alleanza nazionale della Regione e commissario nella fase di avvio del piano, in cui è stata pianificata la realizzazione degli impianti che dovevano sostituire le discariche. Rastrelli, dopo aver lasciato la Regione, ha trascorso un lungo periodo lontano dalla politica attiva. Nello scorso mese di ottobre ha festeggiato gli 80 anni e negli ultimi mesi ha partecipato a diversi incontri pubblici organizzati anche in altre province della regione. Il commissario che ha proseguito il lavoro di Rastrelli dal gennaio del 1999 (ci fu il ribaltone) è Andrea Losco, presidente della Regione e commissario. Attualmente è deputato al Parlamento europeo, seggio conquistato nel maggio 2006 per la lista Uniti nell’Ulivo nella circoscrizione sud, dopo la rinuncia di Massimo D'Alema. Il prefetto Corrado Catenacci invece, dopo l’addio al commissariato per l’emergenza rifiuti che risale all’ottobre del 2006, ha ottenuto un importante incarico dal governo. L’ex prefetto di Salerno, Caserta, Bari e Catanzaro è membro della commissione di collaudo che giudica i lavori di un’altra maxiopera, il passante di Mestre. Un’opera appaltata per 750 milioni di euro ad Impregilo, la società capofila di Fibe e Fisia, che doveva completare con i propri impianti il ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania. Stretti collaboratori dei diversi commissari, sono stati anche Raffaele Vanoli, Massimo Paolucci (foto), Giulio Facchi e Ciro Turiello. Vanoli, docente alla Federico II, mantiene una consulenza con la Regione. Un contrato che non ha avuto invece rinnovato Facchi, il sub-commissario bergamasco che è tornato a lavorare in Lombardia. Massimo Paolucci, già assessore alla Mobilità del Comune e segretario dei Ds fino alla nascita del Partito democratico, è in Consiglio comunale, dove è stato il più votato. Ciro Turiello, dalla struttura commissariale è invece passato a lavorare all’Asìa, l’azienda partecipata del Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti. (p.r. il Mattino)

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