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mercoledì 20 febbraio 2008

Dubbi sull’accordo

Vico Equense - Un dossier in Procura per avanzare dubbi sull’accordo per l’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri. Lunedì Tommaso Sodano, presidente della Commissione ambiente del Senato, sottoporrà al procuratore capo di Torre Annunziata, Diego Marmo, una nutrita documentazione sulla vicenda dello scheletro di Marina di Alimuri, l’albergo di cinque piani di proprietà della società «Sa.An». Sul tavolo della magistratura finirà anche la lettera di Pietro Giuliano Cannata, segretario generale dell’Autorità del bacino del Sarno, che ricorda che «il costone roccioso in località di Alimuri ricade in area P4, in zona, cioè, a pericolosità molto elevata». In pratica, il suo è un parere negativo all’accordo siglato lo scorso luglio al ministero delle Attività culturali, che prevede la possibilità per la «Sa.An.» di realizzare uno stabilimento balneare dopo la demolizione dello scheletro. «Per l'ecomostro di Alimuri si sta tentando il colpo di mano – spiega Sodano - Nell’ottobre scorso, è stata presentata un'interpellanza di 33 parlamentari, a cui aveva risposto il governo in aula sottolineando la necessità di un ulteriore approfondimento per verificare se vi fossero le condizioni per un accordo più vantaggioso per lo Stato. Non si capisce, invece, la fretta che oggi il ministro delle Attività culturali sta imprimendo all'operazione, facendo passare in conferenza di servizi un accordo che è tutto nell'interesse dei proprietari della struttura abusiva». Il riferimento è alla conferenza di servizi che doveva tenersi lunedì al Comune di Vico Equense (convocata in origine per dare via libera al consolidamento del costone di Alimuri) e poi rimandata perché non erano state invitate tutte le autorità competenti. «Su pressione del ministero delle Attività Culturali e della Sa.An. – dice il senatore - all'ordine del giorno della conferenza dei servizi era stato inserito, in tutta fretta, anche il progetto della Saan stessa, un progetto molto discutibile, in cui vengono favoriti i proprietari, tra l'altro legati a un assessore regionale». E ancora: «È inconcepibile – tuona il parlamentare - che in cambio dell'abbattimento alla società sia concessa anche la possibilità di costruire un nuovo ecomostro da 18mila metri cubi in un altro punto di Vico Equense. La cosa è più assurda se si considera che la demolizione dell'ecomostro sarà in gran parte a carico dello Stato e della Regione». Sul contestato procedimento di convocazione della conferenza dei servizi, il Comune di Vico Equense replica con il vicesindaco Giuseppe Dilengite: «Inutile fare il processo alle intenzioni. L’amministrazione ha solo raccolto l’invito del ministero. Non è detto che in conferenza passi l’accordo sulla realizzazione del progetto della Sa.An: è nostra intenzione rispettare la destinazione urbanistica del sito». (il Mattino)

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