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giovedì 7 febbraio 2008

Polito: troppi rifiuti non mi candido

La sua candidatura al quarto posto delle lista campana della Margherita per il Senato, vera e propria garanzia di un approdo certo a Palazzo Madama, rappresentò una delle principali novità delle elezioni del 2006. Ora, nemmeno due anni dopo il grande salto dal giornalismo alla politica, Antonio Polito sta seriamente pensando di compiere un altro salto. Altrettanto clamoroso. Stavolta, però, all'indietro. Conferma senatore? «Diciamo che sono molto restio a candidarmi». Perché? «Provo un po' di vergogna per la conclusione della legislatura e, naturalmente, per quanto è successo in Campania». Allude, naturalmente, ai rifiuti? «Certamente. Noi parlamentari siamo stati eletti dal popolo campano. E non siamo riusciti a contribuire al miglioramento della situazione». È molto severo con se stesso. «So bene che se in strada ci sono montagne di rifiuti la colpa non è mia. Però, il gioco dello scarico della responsabilità è pericoloso. Alla fine, non ci sarebbe alcun responsabile. Dico allora che, in quanto eletto dal popolo, assumo la mia quota di responsabilità». Pensa che, se lo volesse, avrebbe difficoltà a conquistare un posto in lista? «Non ho idea. Io sto ragionando su di me». Ma se lei, che è in politica da meno di due anni, senza aver avuto peraltro responsabilità gestionali in Campania, avverte il peso delle condizioni in cui versa la regione, a quali conclusioni dovrebbero giungere Ciriaco De Mita e il governatore Bassolino che sono stati, in ruoli diversi, protagonisti assoluti della scena politica regionale degli ultimi dieci anni? «Ora sto ragionando solo sulle mie responsabilità». Come giudica, sulla base della sua esperienza, la scena politica campana? «L'ho osservata in presa diretta. Spesso è stata una vista deprimente». (Gimmo Cuomo da il Corriere del Mezzogiorno)

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