E’ l’ultima settimana prima della presentazione delle liste. In Campania, il Pd sembra aver trovato la quadratura del cerchio.
Marco Follini al Senato e
Luigi Nicolais alla Camera (campania 1). In Campania 2, è stato lo stesso Veltroni ad annunciarlo, la giovanissima
Pina Picierno. Per il resto, un tagli e cuci che occuperà i leader del loft ancora per qualche giorno: non troppi perché entro il 9 marzo le liste dovranno essere depositate. Altro che primarie, altro che candidature scelte collegialmente: nel partito comanda Walter. Tutto il resto è noia. Dunque il Pd sarà ad immagine e somiglianza del suo leader. A cominciare dalle candidature. In base alla nuova dottrina Veltroniana, fatta di tanto riformismo e niente sinistra, al Senato ci tocca Harry Potter. E così "il giovane Follini", come lo chiamavano i seniores democristiani a Piazza del Gesù, il "doro-moroteo" per autodefinizione e propensione alla mediazione culturale, chi voleva essere con il suo partitino il lievito modernista del centrodestra, in sostanza un ulivista, mutatis mutandis, della Casa delle libertà, è arrivato al Pd. Sono le fantastiche svolte della politica: il giornalista sottoccupato dopo l'esperienza nel Cda della Rai, il giovanotto tutt'altro che di destra (al punto che l'ambiente democristiano gli attribuì il ruolo di ghostwriter di Martinazzoli all'epoca del passaggio dalla Dc al Partito popolare), che diventa vice di Berlusconi, nel governo più neoconservatore e ideologico che l'Italia abbia mai conosciuto. Infine, dopo aver rotto con Berlusconi se n’è andato. Oggi Marco è tornato in pista alla grande, e lo ritroviamo “magicamente” in Campania.
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