Nervi tesi, per i sondaggi che circolano in Campania: Pd e centrosinistra ai minimi storici, centrodestra vola. È per questo che in tanti, in troppi, nel centrosinistra e soprattutto nel Pd hanno già trovato un capro espiatorio. Ma Bassolino non molla. La sua decisione è un misto di passione e orgoglio personale («si giocherà tutto, non assisterà impotente alla demolizione della sua storia politica», dicono i fedelissimi) e lucida determinazione. Ovviamente la questione dei rifiuti sta diventando centrale nella campagna elettorale del ”Popolo della Libertà”. La marcia indietro di Berlusconi rispetto alla possibilità di candidare esponenti dell’Udeur, Mastella in testa, nelle liste del centrodestra, si spiega proprio in questo quadro. Il Cavaliere archivia per una volta il garantismo e coglie al volo l’opportunità che gli offre il rinvio a giudizio di Bassolino. Senza l’Udeur e Mastella, che in Campania governa con Bassolino, Berlusconi avrà mano libera nell’attaccare il Pd campano e nazionale su una questione che compromette l’immagine di nuovo e di rottura del Pd. Immagino cosa saranno i prossimi giorni e mesi: paginate di giornale in cui commentatori riscriveranno 15 anni di storia campana e napoletana.
Il Manifesto fuori dal coro: la stampa italiana attacca il governatore della Campania per l’emergenza rifiuti all’indomani del rinvio a giudizio, ma il quotidiano comunista scrive: «Antonio Bassolino resterà al suo posto perché non è uno che scappa di fronte ai problemi». Comincia così il lungo pezzo in difesa del governatore della Campania. Il quotidiano diretto da Gabriele Polo è dunque il solo a difendere la decisione di Bassolino che, nonostante le sollecitazioni del leader del Pd Walter Veltroni, non ha voluto rassegnare le dimissioni. «Se è un problema per i Veltroni, i Fassino, i Follini e i Di Pietro che sperano o pretendono dimissioni immediate sono fatti loro», è scritto nell’articolo.
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