Napoli - Cento giorni per sistemare gli impianti di selezione dei rifiuti, dai tre ai sei mesi per far decollare le nuove forme di gestione del ciclo e cinque anni per smaltire tutte le ecoballe, senza bruciarle. Sono i tempi che l'assessore all'Ambiente della Regione Campania,
Walter Ganapini, prevede per uscire dalla crisi, secondo quanto riferito ai giornalisti a margine di un incontro a Napoli sulla differenziata. «Dobbiamo arrivare almeno al 20 per cento di raccolta differenziata - ha detto Ganapini - mettere in ordine i sette impianti di selezione, da non chiamare più cdr, e completare la sezione impiantistica della regione per quanto riguarda la parte organica dei rifiuti. Ci sono 22 comuni - ha continuato -che hanno chiesto di ospitare questo tipo di impianti e martedì prossimo con i cinque assessori provinciali ci riuniremo per iniziare a finanziare i progetti». Riguardo alle tonnellate di ecoballe da smaltire, l'assessore regionale all'Ambiente ha parlato di «tema delicato attorno al quale ci sono importanti proposte che prevedono tecnologie molto importanti». Quello delle ecoballe, ha aggiunto Ganapini, «è un tema necessario per il risanamento e la ricucitura dei rapporti con il territorio, tenendo in considerazione che si è accumulata una tale massa cancerosa che non può essere smaltita in un mese, ma credibilmente nell'arco dei prossimi cinque anni». Bruciandola? «No, assolutamente», ha risposto.
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