Pagine

mercoledì 23 aprile 2008

Tagli indiscriminati, denuncia del Wwf

Sorrento - Attacco all´ecosistema di una delle più belle zone collinari della penisola sorrentina con una spettacolare devastazione del patrimonio arboreo della pineta in località “Le Tore” che da giorni sta rendendo una enorme area privata simile ad un deserto di sterpaglia. La denuncia arriva dai volontari del wwf grazie ad una serie di segnalazioni inoltrate alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, corpo forestale dello Stato di Castellammare di Stabia, Soprintendenza di Napoli e Provincia, polizia municipale e compagnia dei carabinieri di Sorrento. In una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, peraltro compresa nel piano particolare paesistico della costiera sorrentino-amalfitana, tagli, sradicamenti ed impressionanti capitozzature stanno distruggendo una intera superficie boschiva dove da tempo gli stessi ambientalisti denunciano continui lavori di sistemazione esterna, piscina e realizzazione di muri in cemento armato. Tagli a raso hanno praticamente annientato esemplari di castagno e pino di notevoli dimensioni tutti in perfetta salute. Secondo il parere del wwf le operazioni di taglio delle piante ad alto fusto, così come messe in essere, appaiono costituire una grave modifica dello stato dei luoghi ed una sostanziale alterazione paesistica del sito. “E´ incredibile, dichiara Claudio d´Esposito responsabile del settore flora del wwf, che proprio mentre un ente pubblico come la comunità montana, dopo un dettagliato studio agronomico e relativa relazione di incidenza, di concerto con le associazioni ambientaliste decide di rimandare al prossimo autunno le operazioni di taglio selettivo nella pineta, per non incidere sul delicato periodo riproduttivo della fauna, un privato decida di disboscare il suo giardino condannando a morte decine di alberi”. (Vincenzo Maresca)

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.