Comincia con l´ennesimo corteo e finisce in guerriglia. Scoppia a
Chiaiano la rivolta annunciata contro il progetto (già esecutivo) di realizzare una discarica da 700mila tonnellate nella cava di via Cupa del Cane. Dopo le manifestazioni del mattino, e l´escalation del pomeriggio con sit-in e blocchi al traffico, le ombre della sera calano su un quartiere completamente isolato. Su un territorio che diventa ostaggio dei violenti, mentre lo Stato non c´è; o se c´è, evita di cadere nelle provocazioni. Ronde di giovani incappucciati, intanto, bloccano i servizi, sequestrano i bus, fermano per ore anche il servizio della metropolitana. Tutt´intorno, a Napoli e in provincia, la crisi rischia di peggiorare, a causa del limitato funzionamento dei siti di stoccaggio. Sono ancora 1400 le tonnellate accumulate in città, con punti di criticità molto forti in alcune zone della periferia. Mentre altre complessive 35mila tonnellate appestano l´aria della Campania.
Penisola Sorrentina – Antonino Di Palma Direttore di “Terra delle Sirene” al quotidiano Metropolis spiega “La situazione è drammatica. La nuova emergenza rifiuti rischia di paralizzare anche la penisola sorrentina. L’unica salvezza, come sempre, resta la raccolta differenziata. Per tutti i Comuni.” E’ chiaro – continua Di Palma – che la penisola sorrentina, rispetto ad atri comuni della provincia napoletana, si trova in una posizione di vantaggio. La raccolta differenziata, che si svolge anche attraverso il porta a porta, consente di diminuire la quantità di rifiuti da conferire negli impianti.”. Impianti che al momento sono chiusi. Vico Equense non conferisce i rifiuti da una settimana.
La Commissione Europea ha deferito l'Italia davanti alla Corte europea di giustizia per la vicenda dei rifiuti in Campania. Secondo Bruxelles, le autorità italiane non hanno preso delle ''misure sufficienti'' per affrontare la montagna di spazzatura che si è accumulata nelle strade di Napoli. ''I piani (d'azione) proposti nei mesi scorsi non sono stati messi in pratica. Questa è una delle motivazioni per cui abbiamo deciso di deferire l'Italia davanti alla Corte europea di giustizia'', ha spiegato un responsabile della Commissione.
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