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domenica 15 giugno 2008
Consulenze in Regione centrodestra all´attacco
«Le consulenze ad alto impatto sui conti pubblici sono un problema che investe tutte le regioni, ma per la Campania , viste le condizioni in cui è ridotta e i tantissimi altri sprechi di cui è protagonista, rappresentano la dose letale che rischia di distruggerla». Francesco D´Ercole, capo dell´opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, raccoglie l´assist del ministro Brunetta, che ha messo su Internet tutte le consulenze pubbliche e sottolinea i dati del caso Campania. «La Regione - incalza - non può permettersi di pagare ben 1.113 consulenze per un importo complessivo di oltre 10.5 milioni di euro. Dati peraltro del 2006 e che, dunque, escludono tutte le consulenze di amici e compagni di Bassolino arrivate negli ultimi due anni». Un´analisi condivisa dal deputato del Pdl Maurizio Iapicca: «Una montagna di soldi pubblici ancora più alta e massiccia della montagna di pattume che avrebbe dovuto essere rimossa. Basta con gli sprechi della Campania. Migliaia di dipendenti comunali e regionali pagati per non lavorare e un trionfo di consulenze esterne costose e soprattutto inutili. Questa è la politica del centrosinistra in Regione». Il centrodestra affonda i colpi e da due giorni tocca al vice-Bassolino, Antonio Valiante, difendere la giunta di via Santa Lucia: «L´anagrafe delle prestazioni del ministero registra per l´ente Regione Campania un totale di 1113 incarichi di diversa natura per un importo di spesa prevista di circa 11 milioni di euro. Un´aggregazione estremamente eterogenea che, nella stragrande maggioranza dei casi, riguarda incarichi non riconducibili alla definizione amministrativa di consulenza utilizzata dalla Corte dei conti. E gli importi più elevati si riferiscono a prestazioni professionali che si protraggono per quattro o cinque anni». Sono 1113 incarichi, distribuiti tra 770 consulenti. L´associazione "Napolipuntoacapo", intanto, chiede nuovamente le dimissioni del presidente della Regione, Antonio Bassolino, «per non aver dato alcuna risposta al confronto chiesto dai cittadini campani e per aver privato loro non solo della possibilità di affrontare il problema consulenze, ma anche del riconoscimento di un impegno civico». Mentre il consigliere regionale di Forza Italia, Salvatore Varriale, non boccia il sistema delle consulenze ma, piuttosto, il modo in cui sono state utilizzate dalla Regione: «Non va fatta passare l´equazione consulente è uguale a fannullone, perché l´impiego di esterni è una risorsa preziosa, spesso indispensabile per migliorare i risultati di una macchina amministrativa che però deve essere già funzionante. Altro è ciò che accade in Campania, dove le consulenze sono uno dei cardini della costruzione del consenso per il centrosinistra». (Repubblica Napoli)
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