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domenica 15 giugno 2008

Differenziata di lusso, raccolta yacht a yacht

Il Comune di Positano ha deciso di far pagare lo smaltimento dei rifiuti alle imbarcazioni in rada, gli altri comuni del golfo di Napoli la pensano in maniera diversa. A cominciare da Capri, dove il servizio comunale prevede il prelievo dei rifiuti direttamente a bordo, nonché delle acque di sentina e di quelle reflue ed è effettuato con un battello spazzamare che si accosta ogni giorno alle imbarcazioni in rada. «Il servizio è gratuito — spiega il sindaco Ciro Lembo — ed è attivo dal 1998 lungo tutta la fascia costiera dell'isola. Dall'anno scorso, inoltre, viene effettuata anche la raccolta differenziata. A ogni diportista vengono consegnate le buste colorate per la diversificazione dei rifiuti con una brochure in quattro lingue che spiega le modalità. Una tassa sui rifiuti di lusso degli yacht? No, assolutamente no, più che altro bisognerebbe tassare il turismo giornaliero ». Contraria a qualsiasi tipo di tassa, il sindaco di Lacco Ameno, Restituta Irace. «Una tassa per i rifiuti degli yacht? Sono assolutamente contraria — ha spiegato — qui chiediamo ai diportisti di osservare il nostro disciplinare in merito alla raccolta differenziata e di collaborare conferendo i rifiuti, diversificati, negli appositi contenitori del porto e raddoppiando i turni di raccolta». A Forio d'Ischia, invece, il primo cittadino si prepara ad affrontare l'estate con un'idea innovativa che combatte il parking selvaggio in rada. «Abbiamo varato un progetto— dice Francesco Regine — per la creazione di un campo boe nello specchio di mare antistante i Giardini Poseidon, ovvero la zona più gettonata dai diportisti, che ovviamente dovranno pagare per il posto barca. Il tutto sarà gestito da una cooperativa di giovani che si occuperà anche della raccolta dei rifiuti senza alcun costo per i turisti. Non sono d'accordo con la richiesta di un obolo in tal senso, anche perché sono sicuro che in molti preferirebbero buttare il sacchetto in mare appena levata l'ancora». (Claudia Catuogno e Michele Cinque da il Corriere del Mezzogiorno)

«Napoli? Non mi sembra più sporca di New York»
Napolionline - la citta vista da dentro - domenica 15 giugno 2008

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