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martedì 19 agosto 2008

AN: Salviamo il Faito

Vico Equense - Da Alleanza nazionale una denuncia: versa in condizioni di grave abbandono il complesso immobiliare Monte Faito, acquisito un anno e mezzo fa dalla Regione Campania e dalla Provincia di Napoli. Perché i due enti, denunciano i consiglieri provinciali Luigi Rispoli e Giuliano D´Auria, «dopo aver sostenuto un notevole investimento, non hanno ancora preso in carico la proprietà». Il complesso immobiliare Monte Faito, che si trova nel Comune di Vico Equense, «è costituito essenzialmente da immobili adibiti a funzioni sportive e ricreative, nonché da 420 ettari boschivi: venne acquistato all´inizio del 2007 dalla Fintecna Spa. Eppure - insistono Rispoli e D´Auria - non dovrebbe essere difficile capire che il ripristino e la riattivazione del complesso avrebbe un effetto assolutamente positivo sulla preservazione del patrimonio ambientale e diventerebbe un notevole attrattore di flussi turistici». A un anno e mezzo dall´oneroso acquisto, proseguono i consiglieri, «l´Ente Parco dei Monti Lattari, la Provincia e la Regione, non solo non hanno raggiunto un accordo sulla gestione così come prevedeva l´atto di acquisto, ma non hanno proprio affrontato l´argomento». Di questa situazione la Fintecna Spa è l´unica che otterrà benefici perché, «dopo aver incassato il denaro derivante dalla compravendita del complesso, potrà continuare a incamerare soldi, circa centomila euro, per garantire i servizi della guardiania e della custodia del complesso». Per i due esponenti di An alla Provincia si tratta di «un duro colpo anche per il turismo nella zona, che per un altro anno ancora si vedrà privato di un elemento che completa ed integra l´offerta turistica della penisola sorrentina. Un ente - è la conclusione - che non si preoccupa di salvaguardare il proprio patrimonio, compie prima di tutto un danno erariale, aggravato in questo caso dalla considerazione che esso rappresenta anche un delitto nei confronti del territorio e dell´ambiente». (Repubblica Napoli)

1 commento:

  1. Si narra che qualche anno fa mentre si stava costruendo una cabina dell'enel in muratura in piazza ad Arola arrivò Gennaro Telearredo che allora aveva un non meglio specificato ruolo. Siccome quell'opera non si concludeva mai perchè mancava ancora la rifinitura esterna, il buon Telearredo partì verso le cave di pietra vincolate e protette del Faito e arrivò con la macchina piena di quelle introvabili pietre cosidette "schianatore", cioè piatte e utilissime da utilizzare per le facciate. Ma il loro utilizzo non è consentito, utilizzarle è un crimine e chi le utilizza un criminale e un abusivista, che commette un reato di tipo penale.
    La cabina, ovviamente, fu messa a posto. Ora bisogna mettere a posto anche il Faito (cave comprese).
    Che pena.


    p.s.: dopo la segnalazione del wwf e di questo sito i carabinieri si sono sentiti in obbgligo di andare a verificare la strada di montecomune. Accompagnati da un tecnico del comune hanno appurato che gli abusi sono di piccola entità e quindi l'opera può andare avanti. Ricordo che si stanno facendo dei lavori con il danaro europeo che devono per forza di cose essre chiusi per fine settimana sennò si perdono i soldi. Quindi nessuno si è sentito di bloccarli.
    Saluti a tutti.

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