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mercoledì 17 settembre 2008
Basta con i box interrati
Penisola Sorrentina - Il capogruppo regionale di Sinistra Democratica in Campania, Tonino Scala, ha interrogato l´assessore regionale all´Urbanistica, Gabriella Cundari, sulla legittimità dei permessi rilasciati, per la realizzazione di parcheggi interrati, da alcune amministrazioni comunali della Penisola Sorrentina che da Sorrento a Vico Equense stanno rilasciando decine di permessi a costruire. "La Penisola Sorrentina è tutelata da norme che anche i Consigli Comunali e i Sindaci devono rispettare". – dichiara Tonino Scala - "L´idea di costruire box interrati nasce dalla promessa, peraltro dai più non condivisa, di risolvere il problema della circolazione, invece rischia di creare danni irreversibili al paesaggio e al territorio. Non si può a cuor leggero autorizzare interventi che rischiano di far diventare una gruviera la penisola sorrentina”. “La normativa regionale ha previsto la possibilità di realizzare, in alcuni casi, box interrati, ma previa opportune autorizzazioni. Sono state imposte regole ben precise, come ricoprire l´area sovrastante i box interrati con terreno, sul quale ripiantare l´eventuale vegetazione rimossa. Ma, sui parcheggi fino ad ora realizzati, non c´è alcuna vegetazione e, spesso, non sono nemmeno corredati dalle apposite autorizzazioni”. – continua Scala -. “L´ultimo caso riguarda il deliberato del Comune di Piano di Sorrento che, impugnato giustamente anche dal WWF della Penisola Sorrentina, di fatto, è un palese tentativo di voler derogare ai dettati normativi nazionali e regionali. Si vuole sancire una sorta di liberalizzazione per la realizzazione di parcheggi interrati. Un tentativo che deve essere fermato sul nascere. Per questo ho chiesto al governo regionale di verificare la legittimità dell´atto del Comune di Piano di Sorrento”. "Per un´area di eccellenza come la Penisola, – spiega il capogruppo - non tutti i percorsi di sviluppo sono validi ed alcuni escludono automaticamente altri. Quando si parla di "sviluppo sostenibile" per quest´area, patrimonio dell´umanità, si deve parlare di uno sviluppo senza spreco di suolo. Non si può invocare genericamente la tutela del territorio, lo sviluppo economico, la bellezza dei paesaggi, il turismo di qualità, infrastrutturazioni a tutti i livelli, se non si stabiliscono priorità e scenari convincenti per il futuro” “Proporre modelli di sviluppo per la Penisola Sorrentina, significa selezionare e discernere tra quelli possibili, dando priorità a quelli che pongono la tutela e l´integrità dei paesaggi al primo posto. E - conclude il consigliere dello SD- in una visione del territorio dove il concetto di "paesaggio" viene inteso come una summa tra ambiente naturale e le stratificazioni nei secoli dell´intervento dell´uomo, non può trovare posto la realizzazione selvaggia e non regolamentata di box interrati".
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