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lunedì 15 settembre 2008

Indagini discariche ed opere abusive

Sorrento - Ancora aperte le indagini da parte dei militari dell´Arma per la verifica sul territorio della presenza di discariche non autorizzate per lo smaltimento di rifiuti tossici e di interventi edilizi privi di opportuna concessione rilasciata dagli enti di competenza. La task-force allestita dai carabinieri coordinati dal capitano Federico Scarabello della compagnia di Sorrento e dei militari dell´Arma della stazione di Piano di Sorrento diretta dal maresciallo Daniele De Marini, opera da mesi a trecentosessanta gradi con l´utilizzo del servizio di avvistamento offerto dal sito google-earth e la collaborazione del wwf sezione penisola sorrentina. Elicotteri in perlustrazione stanno da giorni battendo l´intera area della penisola sorrentina, in particolare modo i rilievi collinari dove già in passato sono state rinvenute discariche di rifiuti tossici e pericolosi all´interno di cave e di agrumeti e le zone sottocosta abitualmente oggetto di interventi abusivi collegati a strutture extralberghiere come campeggi e residence con vista sul mare. Sorvolato anche lo specchio d´acqua che racchiude la riserva marina naturale di Punta Campanella dove nel mese scorso il servizio di controllo del parco marino si è imbattuto in fusti galleggianti contenenti oli inquinanti, macchie di nafta lasciate da una petroliera di passaggio al largo della costa. Un imponente lavoro di archivio è stato generato negli ultimi quattro mesi con la realizzazione di filmati, anche subacquei, fotografie e aerofotogrammetrie che stanno dando ai militari dell´Arma una precisa percezione del territorio. Senza tralasciare le verifiche contro l´inquinamento marino che proprio in questa estate, cosa senza precedenti per la penisola sorrentina, ha portato a chiusura ed interdizione con la bandiera nera di alcune spiagge a Sorrento, Meta e Piano di Sorrento. Ulteriore sforzo profuso riguarda gli scarichi abusivi che producono sversamenti nei valloni che dalle zone collinari ed attraverso i comuni della penisola sorrentina giungono fino al mare inquinando le acque con i loro veleni. (Vincenzo Maresca - Positano News)

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