Sant’Agnello - Piergiorgio Sagristani, già sindaco di Sant’Agnello per due legislature, ha rassegnato le dimissioni da assessore comunale all’Attuazione al programma: «Passaggio di consegne avvenuto – spiega l’ex primo cittadino -. La mia presenza poteva costituire un limite per la nuova amministrazione». Piergiorgio Sagristani, che attualmente ricopre la carica di assessore alla Solidarietà sociale della Provincia di Napoli, motiva così la sua decisione: «Le mie dimissioni, in qualità di assessore esterno, formulate in maniera serena, rappresentano un atto dovuto e necessario. Avevo accettato la nomina di assessore ben consapevole che avrei ricoperto questo ruolo solo per il tempo necessario per garantire all’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gianmichele Orlando, il dovuto passaggio di consegne. Come un padre che amorevolmente ha cresciuto il proprio figlio, e a un certo punto è costretto, suo malgrado, a lasciarlo correre lontano con le sue gambe, così anche io ho voluto e dovuto lasciare la guida del mio paese». Poi, spazio al testamento politico dell’ex sindaco: «Lavorando in sinergia con la collettività, siamo riusciti, nel giro di pochi anni, a trasformare questa terra, facendola divenire un perla di inestimabile valore, in termini di sviluppo, qualità della vita e ripresa economica. Ai miei successori lascio il compito di continuare il lavoro avviato e non disperdere i miei sforzi». Il Mattino
venerdì 19 settembre 2008
«Missione esaurita» Sagristani lascia la giunta
Sant’Agnello - Piergiorgio Sagristani, già sindaco di Sant’Agnello per due legislature, ha rassegnato le dimissioni da assessore comunale all’Attuazione al programma: «Passaggio di consegne avvenuto – spiega l’ex primo cittadino -. La mia presenza poteva costituire un limite per la nuova amministrazione». Piergiorgio Sagristani, che attualmente ricopre la carica di assessore alla Solidarietà sociale della Provincia di Napoli, motiva così la sua decisione: «Le mie dimissioni, in qualità di assessore esterno, formulate in maniera serena, rappresentano un atto dovuto e necessario. Avevo accettato la nomina di assessore ben consapevole che avrei ricoperto questo ruolo solo per il tempo necessario per garantire all’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gianmichele Orlando, il dovuto passaggio di consegne. Come un padre che amorevolmente ha cresciuto il proprio figlio, e a un certo punto è costretto, suo malgrado, a lasciarlo correre lontano con le sue gambe, così anche io ho voluto e dovuto lasciare la guida del mio paese». Poi, spazio al testamento politico dell’ex sindaco: «Lavorando in sinergia con la collettività, siamo riusciti, nel giro di pochi anni, a trasformare questa terra, facendola divenire un perla di inestimabile valore, in termini di sviluppo, qualità della vita e ripresa economica. Ai miei successori lascio il compito di continuare il lavoro avviato e non disperdere i miei sforzi». Il Mattino
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