Vico Equense - Ci hanno insegnato il rispetto verso chi ha lavorato, sofferto, combattuto prima di noi, passando attraverso le alterne vicende dell’Italia del passato. Costoro erano detti Padri e Maiores dai Latini, ma oggi che di quell’antica tradizione italiana pare esserci rimasto solo l’inno di Mameli ( specie se suonato in occasione degli incontri internazionali dello sport) e qualcos’altro, essi sono semplicemente gli anziani, che l’innegabile allungamento della vita ci permette di avere vicini più a lungo e spesso in discreta salute. Ci hanno insegnato che il grado di civiltà di un popolo si evince anche dal suo modo di rapportarsi ai più deboli, e gli anziani sono tra questi, dati i limiti dell’età e i problemi economici derivanti da quel piccolo reddito fisso, che è, per i più, la pensione. Essi sono sicuramente tra i più colpiti dalla crisi economica attuale. Nella nostra Città, dopo che la vecchia Casa di riposo per anziani De Feo fu danneggiata dal terremoto del 1980, gli ospiti vennero ricoverati provvisoriamente in alberghi e infine in un appartamento a Moiano. Nel tempo l’Amministrazione di Centro- sinistra provvide alla costruzione di una nuova Casa per anziani, che più volte inaugurata dal Commissario prefettizio succeduto alla prima amministrazione di centro-destra e dalla seconda Amministrazione di centro-destra è rimasta chiusa, malgrado fosse noto a tutti ( e da più parti evidenziato) che gli anziani tenuti ancora in soluzione provvisoria, vivessero in condizioni inadeguate sotto diversi aspetti. La situazione è precipitata, pochi giorni fa, con l’arrivo della forze dell’ordine, che constatata l’inaccettabile situazione igienico- sanitaria in cui versavano gli ospiti, hanno chiesto di trasferirli in Case per anziani dei Comuni del circondario…Oggi chi è nato e ha trascorso una vita nel nostro Comune (e ne è stato contribuente) è costretto a stare altrove, mentre lo stabile “nuovo” costruito con il denaro pubblico resta chiuso ancora in attesa di essere utilizzato! E alcuni pensionanti non volevano proprio andare via! E’ una storia di pianificazioni inadeguate, di personalismi, di miopia amministrativa e politica: purtroppo una storia della Vico Equense dei nostri giorni. Nel Centro anziani, posto nei locali della SS Trinità, i frequentanti lamentano carenza d’igiene, mancanza di una seria programmazione di attività, di un condizionatore d’aria e perfino di quei pochi strumenti che potrebbero servire all’intrattenimento. Molti lo hanno abbandonato. Nel corso dell’anno l’Amministrazione organizza alcune gite sociali, accuratamente pubblicizzate, sui cui criteri di partecipazione c’è del malcontento in giro! Durante l’estate, la spiaggia libera destinata a chi, un tempo, intendeva fare un bagno senza oneri aggiuntivi è stata appaltata a privati, che forniscono a pagamento alcuni servizi (un tempo alcuni anche gestiti dal Comune) e palettata la parte migliore degli arenili, con la conseguente necessità di posizionarsi su parti pietrose o su scogli, se non si desidera affittare una sdraio e un ombrellone! Anche qui, a parte l’opinabile aspetto di certe scelte che sanno di privatizzazione strisciante di ciò che resta di pubblico, è evidente che nessuna considerazione c’è stata per quei cittadini anziani e pensionati che fortunatamente possono ancora fare i bagni di mare! In piazza Umberto I qualche decennio addietro, il Circolo dei Cacciatori offriva sedie ai nonni per sedere e conversare in compagnia. Oggi sui larghi marciapiedi occupati dai tavolini dei bar sono scomparsi perfino i pochi sedili di appoggio tra le fioriere che ornavano la bella piazzetta! Sembrerebbe poco, ma è anche segno di poca o di nessuna attenzione per certe abitudini comuni che facevano parte della vita della nostra collettività da sempre! Mi fermo qui a domandarmi: è questo non dico il “premio di riconoscenza”, ma l’attenzione che la Comunità ( il cui spirito civico sembra assopito) e l’Amministrazione riservano a chi ha già dato con sacrificio? (Claudia Scaramellino delegata nazionale del PD)
Ahahahahahaaaaaa
RispondiEliminaMa voi veramente credete che a questi dell'amministrazione importi qualcosa degli anziani o di altri problemi sociali?
Se si parla di edilizia, abusivismo, case, mattoni, licenze, distruzione di territorio e quindi soldi, soldi, soldi, questi sono i primi.
Col Telearredo capo in testa.
I' che fine...
Condivido pienamente tutto l'articolo di Claudia Scaramellino e vorrei suggerire al Sindaco ( ad un certo sig. Guida che ne premnde le difese d'ufficio di non scandalizzarsi) che invece di farsi vedere per la strada con i suoi volontari del Faito, che fa molto molto "pubblicità progresso", ma che alla fine non risolve i problemi, di aprire subito, con un atto d'imperio,la casa di riposo e dare degna sistemazione agli anziani, altrimenti poi non si deve lamentare con altri che il sottoscritto lo chiama zotico, incivile o barbaro e non deve neanche rizelarsi quel certo signor Guida che si meraviglia che io chiami zotico incivile e barbaro il suo sindaco solo perchè non la pensa come me.Qui non si tratta di pensare diversamente qui si tratta di agire per il bene di tutti i cittadini soprattutto dei più deboli e dei meno garantiti.
RispondiEliminaAhh, povero Franco...
RispondiEliminaMa tu veramente credi che "casa di riposo" significi sistemazione per quei quattro vecchi morti di fame?
A vico equense la differenza tra le parole e le cose è talmente vasta che fa venire i brividi, se non facesse semplicemente vomitare.
Quella che si chiama "casa di riposo" sarà un alberghetto per anziani danarosi che potranno permettersi di pagare il privato che la gestirà e che il Telearredo e i suoi amici hanno già individuato tra quelli strettamente amici, conoscenti e "riconoscenti".
Altro che casa di riposo: con i soldi pubblici si è costruito una fonte di guadagno per un privato che spennerà 12 vecchi con pensioni d'oro.
@anonimo
RispondiEliminaintanto il tuo "quattro vecchi morti di fame", mi fa un po' tanto schifo:è proprio da fascistoide del cazzo, firmati per lo meno.Quella è gente che ha bisogno di cure e di assistenza e, se ci arriverai, un giorno sarai pure tu come loro. La casa di riposo deve essere aperta subito e tutte le jacovelle su chi si deve accaparrare gli appalti per la cucina e l'assisstenza, se li risolvessero dopo con i soliti sistemi:intanto si dia agli anziani quello che spetta loro.Vico equense è un paese di gente orrenda amministrata da gente orrenda, dove la delazione, l'anonimato e l'omertà, insieme ad inciviltà, rozzezza e cattiveria gratuita la fanno da padroni.