Migliaia di persone in piazza. È l'Italia antirazzista che sabato ha deciso di rialzare la testa dopo gli inquietanti episodi di xenofobia che stanno affollando le cronache quotidiane. Diecimila sabato mattina sono scesi per le strade di Caserta: è il clou della tre giorni antirazzista, "benedetta" da una lettera del vescovo Raffaele Nogaro agli organizzatori: «L'illegalità - si legge - proclama il diritto della forza, escludendo la forza diritto. Nega il valore della persona, depositaria del diritto. La chiesa - proseguiva il vescovo Nogaro - deve contrastare queste forme di avvilimento della società perché nella depressione civile c'è lo smarrimento dell'uomo». L'idea di una manifestazione contro il razzismo è nata dopo la strage compiuta dalla camorra nel giorno di San Gennaro a Castelvolturno in cui furono uccisi 6 immigrati. In piazza è scesa anche il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e il presidente della provincia Dino Di Palma, che hanno messo a disposizione un pullman per chiunque volesse raggiungere Caserta da Napoli.
«Razzismo? Io l'ho subito al Nord Qui il vero problema è lo sfruttamento»
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