L'assemblea provinciale di domani avrebbe dovuto sancire il giorno della riconciliazione, quello della nomina di Andrea Cozzolino alla presidenza del Pd napoletano, dopo la sconfitta di luglio per la segreteria, ad opera di Luigi Nicolais. Rischia di diventare la notte dei lunghi coltelli, in un Partito democratico agitato dallo scontro interno tra le truppe dei cozzoliniani e quelle dei fedelissimi del professore Nicolais, rinforzate dal contributo degli adepti di Pasquale Sommese, vicesegretario cittadino, il cui contributo in estate è stato decisivo per il successo dell'ex ministro. Dopo le scaramucce degli ultimi giorni e le dimissioni di sette membri della commissione di garanzia (in polemica con la scelta di Nicolais di congelare il tesseramento a San Giorgio e a Pompei) si respira un clima pessimo. Eppure il partito è chiamato a confrontarsi con la migliore strategia in vista delle elezioni per la Provincia, nella primavera del 2009. Pasquale Sommese invita a moderare i toni: «Il tesseramento a Pompei e a San Giorgio è stato solo sospeso e rinviato. Lo hanno chiesto i sindaci, per la concomitanza con le feste mariane, a Pompei, e con la protesta di centinaia di lavoratori che non percepiscono lo stipendio, a San Giorgio. Tutto qui». I cozzoliniani domani portano in assemblea un proprio documento. «Il tentativo — dice Ciro Cacciola — di spostare in avanti il dibattito. Auspichiamo le primarie di collegio, per la selezione dei candidati alla Provincia, e le primarie interne alla coalizione, per il candidato alla presidenza». (F. G. da il Corriere del Mezzogiorno)
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