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giovedì 18 dicembre 2008

Allarme dei medici: aumentano i donatori, ma calano i trapianti

Sorrento - Il prossimo anno il numero dei trapianti calerà del 3% nonostante sia aumentato il numero dei donatori. L'allarme viene dal XXXII Congresso della Società italiana di trapianti di organo, che da domenica ha portato a Sorrento 500 medici e 200 infermieri provenienti da ogni parte d'Italia. «L’anno prossimo il numero dei trapianti è destinato a scendere del 3 per cento. Questo, nonostante, il numero dei donatori segnalato sia in repentino aumento», ha detto il direttore del Centro nazionale dei trapianti, Alessandro Nanni Costa. Allo stato attuale si registrano 40 donatori segnalati per milioni di abitanti. Grazie anche a un incremento che si è registrato negli ultimi anni nelle regioni del centro sud, a cominciare dalla Campania (da fanalino di coda sta sempre più migliorando le sue performance e si è avvicinata alle regioni come l'Emilia Romagna, la Toscana, il Piemonte, la Lombardia). Bene anche la Calabria, la Basilicata, il Lazio, la Sicilia. Se il numero dei donatori è costantemente aumentato nel corso degli ultimi anno perché quello dei trapianti è destinato a crescere?. «Il numero dei donatori segnalati - ha detto Nanni Costa - non arriva in sala operatoria. Non abbiamo cioè la stessa disponibilità di organi. E questo è dovuto alla resistenza che incontriamo da parte dei familiari. Come Centro nazionale abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione. A fine anno raccoglieremo 600 questionari, promossi in tutti gli ospedali d'Italia, da cui contiamo di ricavare gli strumenti necessari per capire come risolvere il problema e trovare delle risposte». Gli ultimi dati, pubblicati sul sito del Ministero della Salute, registrano 2.088 donatori a fronte di 2.499 trapianti, di cui 109 da viventi. Purtroppo le persone in lista di attesa sono 10386. La richiesta d'organo maggiore riguarda i reni: 7.303 persone. Segue il fegato (1.545), il cuore (746), il polmone (319), il pancreas (238). «Una lista d’attesa che può accorciarsi - dice il presidente e promotore del Congresso, Mario Luigi Santangelo - se si fa strada la frontiera dei trapianti effettuati grazie a donatori viventi. In America la percentuale di espianti da persone viventi ha superato quello effettuato da persone decedute». (Il Giornale di Napoli)

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