Quest’oggi,
Giuseppe D’Avanzo su Repubblica racconta che il “sultano” Romeo assumeva, allargava i cordoni della borsa, si lasciava indicare le ditte per i subappalti ed aveva un consolidato rapporto con il Parlamentare di AN
Italo Bocchino che commenta con Romeo: "Alfredo, siamo una cosa consolidata, una cosa solida, un sodalizio...". Il rapporto è cosi stretto che Bocchino si dà da fare per convincere uno chef (l'apprezzatissimo
Gennarino Esposito della Torre del Saraceno di Vico Equense) a lavorare nell'hotel a cinque stelle luxury di Romeo.
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