Castellammare di Stabia - Un migliaio di persone si sono riunite questo pomeriggio a piazza Giovanni XXIII per dare l’ultimo saluto al consigliere comunale Gino Tommasino, ucciso due giorni fa in un agguato di chiara matrice camorristica. Per qualche ora, quindi, si sono messe da parte le ipotesi legate ai moventi dell’omicidio, per riaffermare con forza ancora una volta, in attesa della manifestazione di domani mattina, il “no” alla criminalità organizzata. Il rito funebre è stato celebrato nella Cattedrale stabiese dal vescovo Felice Cece, alla presenza di centinaia di persone. In Chiesa si sono riuniti i parenti e le istituzioni, rappresentate da tutti i sindaci della zona e le alte cariche politiche provinciali e regionali, nonché il mondo delle associazioni tanto caro a Gino Tommasino, con la sua Itaca, e le associazioni Città Viva, Nuova Carmina, Riscoprire Stabia, Aliante. Le forza dell’ordine, in collaborazione con la protezione civile, il Cems, e i radioamatori, l’Ari, hanno provveduto a “blindare” la piazza. L’aria tesa e la commozione delle persone accorse in massa hanno fatto si che un clima surreale circondasse il centro di Castellammare. Durante la sua breve ma intensa omelia, monsignor Felice Cece ha ricordato l’importanza della politica e dell’impegno civile contro la criminalità organizzata. “Siamo qui – ha detto il vescovo – per celebrare un nuovo funerale di una cara persona uccisa dalla camorra. La politica non deve dimenticare il suo ruolo fondamentale, ovvero quello di essere veicolo di legalità. Una legalità intesa come base per i valori di democrazia e giustizia”. Monsignor Cece ha poi condannato fermamente la criminalità organizzata che continua a spargere sangue nelle strade della provincia napoletana. Sul finire della cerimonia, i parenti del consigliere del Partito Democratico ucciso due giorni fa, hanno dato lettura del loro personale ultimo saluto a Gino, descrivendolo come un uomo di pace, un punto fermo per la famiglia, una persona solare e disponibile. Poi, fra le lacrime del fratello di Gino, il medico Giovanni Tommasino, la bara trasportata in spalla fuori la cattedrale. Ad attendere il corteo funebre, come già accennato sopra, un migliaio di persone circa. Diversi minuti di applausi all’uscita dalla Chiesa, prima dell’inizio del corteo, terminato poi al corso Vittorio Emanuele, di fronte ai suoi negozi di abbigliamento. Ancora una volta, insomma, la città si è fermata a salutare il consigliere Tommasino vittima della criminalità organizzata. Le istituzioni si aspettano che ciò avvenga anche domani, quando alle 9, sempre da piazza Giovanni XXIII, partirà la manifestazione anticamorra che attraverserà le strade del centro. (Francesco Ferrigno StabiaChannel.it)
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