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venerdì 6 febbraio 2009
Parcheggi, vertice sulle norme ambientali
Piano di Sorrento - Sarà un tavolo tecnico composto dai rappresentanti dei comuni della Costiera e i dirigenti del dipartimento di prevenzione dell’Asl Na5 a cercare una soluzione per i parcheggi chiusi nelle ultime settimane per l’inosservanza di norme ambientali. In particolare, le carenze riscontrate sarebbero ricollegabili alle prescrizioni che riguardano il divieto di abbandono e deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo, con conseguente immissione nelle acque superficiali e sotterranee. Si è conclusa, dunque, con un nulla di fatto la riunione informale dei rappresentanti delle amministrazioni comunali della Costiera. I rilievi sollevati nel corso dei sopralluoghi hanno natura tecnica e riguardano la normativa ambientale. L’opportunità di un approfondimento su questo punto è emersa anche ieri, nell’ottica di tutelare sia l’ambiente sia la mobilità dei cittadini, messa a dura prova dall’eventuale chiusura definitiva dei parcheggi. Da un lato, infatti, la normativa anti-inquinamento prescrive che le aree da adibire a parcheggio devono avere le coperture e gli impianti atti ad impedire lo scarico al suolo degli oli. Dall’altro, la normativa urbanistica, impedisce di realizzare nei giardini della Costiera di una pavimentazione in asfalto e di strutture fisse. Ecco perché della spinosa questione si riparlerà anche oggi a Sorrento nel corso di un incontro tra le amministrazioni comunali e i dirigenti del dipartimento di prevenzione ambientale dell’Asl Na5 che hanno chiesto proprio ai sindaci di disporre la chiusura di oltre quindici parcheggi tra Vico Equense e Massa Lubrense. In tutto, i posti auto dichiarati fuori-legge sono più di mille, in gran parte situati proprio nei centri storici dove più grave è l’emergenza parcheggi. Guidano la classifica dei parcheggi chiusi Sorrento e Meta, ciascuno con ben quattro strutture. Seguono Sant’Agnello e Massa Lubrense, con due, mentre Piano e Vico Equense hanno avuto una sola area dichiarata off-limits. E scorrendo l’elenco si scopre che due dei parcheggi chiusi sono al servizio di importanti strutture alberghiere di Sorrento e Vico Equense, mentre altri due risultano localizzati in prossimità del litorale a Piano e Massa Lubrense. Ai titolari delle strutture è stata contestata la mancata autorizzazione delle attività da parte delle autorità competenti oltre che il reato di inquinamento del suolo. Poi la parola è passata agli uffici comunali che, anche sulla scorta della relazione dei sanitari del dipartimento di prevenzione dell’Asl Na5, hanno disposto la chiusura dei parcheggi. Qui è cominciata la battaglia legale, con alcuni titolari di parcheggi che hanno chiesto ed ottenuto dal Tar della Campania la sospensiva dell’ordinanza di chiusura delle strutture. Insomma, una nuova emergenza-soste è all’orizzonte, soprattutto se si considera che da un giorno all’altro diverse centinaia di veicoli si troveranno senza un box. A finire nel mirino dei controlli sono tutte le aree di sosta ricavate all’interno di agrumeti ed aperte inizialmente come strutture estive grazie all’ordinanza della prefettura che aveva la finalità di fronteggiare il maggiore afflusso di auto tra giugno e settembre. L’autorizzazione temporanea, comunque, non consente alcuna deroga sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Da qui l’operazione di questi giorni, destinata ad espandersi a macchia d’olio in tutta la Costiera anche per i piccoli parcheggi non autorizzati al servizio dei condomini, che ha posto l’accento proprio sul potenziale inquinante delle strutture realizzate nei giardini allo scoperto. (Francesco Aiello il Mattino)
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