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lunedì 9 marzo 2009

Balene inamovibili …

Dal Corriere del Mezzogiorno Paolo Macry dice che a leggere le cronache napoletane, sembra di essere tornati ai tempi della Balena Bianca. La quale, pur avendo elementi identitari forti (libertà, cattolicesimo, atlantismo), comprendeva un arcipelago di correnti, notabili e perfino culture. E, in rappresentanza di interessi numerosi e trasversali, aveva dato vita a un sistema di potere che — direbbe Andreotti — si autoalimentava. Era inamovibile e (se colpe ha avuto) impunita. Ebbene, quali sono le differenze, rispetto alla coalizione che dal 1993 governa Napoli? Nessuna. Come il ceto democristiano, la sinistra napoletana invecchia sulle proprie poltrone. I suoi uomini non cambiano mai, malgrado il periodico inserimento di tecnici accorsati e jolly fantasiosi. Sempre per rimanere in tema di partiti, da Repubblica, Beppe Grillo lancia le liste civiche a lui vicine. "I partiti sono morti. Noi siamo l'unico vero virus che attraversa la nostra Italietta scomparsa: forse perderemo oggi, ma le nostre idee sono quelle che vinceranno in futuro". Poi se la prende con Berlusconi … anche il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di in mezz'ora su Raitre, attacca il la proposta del premier di un nuovo piano per l'edilizia. «C'è assolutamente bisogno di far ripartire l'economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perchè gli italiani non avendo soldi non spendono più - ha detto il leader democratico - . Ma la proposta del governo è senz'altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell'Italia e per di più campata in aria».

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