«Il Pd è rinsecchito, rispetto all´Ulivo. E l´Ulivo è stata una fase felice del centrosinistra». Antonio Bassolino replica così al giudizio di Aldo Schiavone secondo il quale gli ultimi due decenni sono stati i peggiori nella storia della sinistra italiana. "L´Italia contesa", il libro di Schiavone presentato ieri alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, ha offerto il destro, a Roberto Esposito e a Bassolino, per la loro lettura politica della storia recente. E se il primo ha preferito cogliere le suggestioni del volume di Schiavone per spronare la sinistra «che ora può afferrare l´occasione della crisi economica per rimettere in gioco la politica e l´etica», Bassolino ha insistito su quell´aspetto della crisi «che cambia l´agenda politica, ma anche l´agenda mentale della sinistra». Che deve smettere di essere autoreferenziale e «deve mettersi nei panni del cassintegrato». Deve tornare «a fare politica» anche approfittando delle contraddizioni di Berlusconi, da quelle legate a Fini e alla Lega a quelle «nel rapporto con la realtà: Berlusconi ha il problema del limite rispetto ad un eccesso che si manifesta in diversi modi. Eccesso evidente anche in questioni che secondo me sono private, ma che smettono di essere tali se in tv, ogni giorno, diventano pubbliche le questioni più intime delle persone». ( b. d. f. da la Repubblica Napoli)
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