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giovedì 7 maggio 2009

Scempi monumentali …

Il dibattito sui graffitari va avanti. Ieri Sergio Lambiase da il Corriere del Mezzogiorno ha lanciato un appello contro gli scempi. “Fa­tevi un giro per il centro sto­rico e dintorni approfittan­do delle opportunità offerte dal Maggio dei Monumenti e fermatevi a guardare le facciate dei monumenti che visiterete, i muri perimetra­li delle chiese, le statue, i re­perti romani o medievali in­castonati nei palazzi. Ovun­que è scempio di scritte abu­sive, di deliranti disegni ad altezza d’uomo, di slogan ul­tras, di parole nere «incazza­te » di no-global e disoccu­pati organizzati, di miagolii d’amore rosso-cuore due metri per due. Alla valanga graffitara proprio non sem­bra esserci riparo, e le scrit­te aumentano di giorno in giorno, senza che a qualcu­no venga in mente di frenar­ne l’abuso, mentre ai visita­tori italiani e stranieri che affollano le vie dell’arte in questi giorni resterà un so­lo, vero, indelebile ricordo: quello di un insostituibile patrimonio d’arte ferito a morte tra l’allegra indiffe­renza dei napoletani ...” I monumenti di Napoli? Una lavagna per tutti, chi vuole scriva pure sui muri, titola oggi il Corriere del Mezzogiorno. Chiunque voglia lasciar traccia delle proprie storie amorose su un monumento, sa che nel centro storico di Napoli esiste una lavagna: massima visibilità, nessuna cancellazione. Anche da noi, nel nostro piccolo, su Facebook, il botta e risposta sugli scempi locali CONTINUA …

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